Mare e costa

La costa italiana: mari e isole

L’Italia, si sa, è una penisola (la penisola una formazione geografica consistente in un’estesa sporgenza di terra circondata per lo più da acqua e collegata alla terraferma solo da un lato) circondata dal mare: sicuramente parte della bellezza del nostro paese è data dalla sua linea costiera segnata dalla presenza di lunghe spiagge o di tratti interamente rocciosi.

I mari italiani sono 6 e sono il mare Adriatico, mar Ionio, il mar Tirreno, il mar Ligure, il mar di Sicilia e il mar di Sardegna.

Le isole italiane poi, distribuite nei vari arcipelaghi, costituiscono sia delle importanti mete turistiche che delle preziose zone ambientali da proteggere e custodire grazie all’istituzione di parchi e aree protette.

La costa adriatica

Partendo da nord-est troviamo il mare Adriatico con la zona costiera di Trieste, ai confini con la Slovenia: è un tratto di costa alta, segnata dalla presenza della macchia mediterranea e di spiagge di ciotoli. Il panorama qui è segnato dalla presenza del castello di Duino, a picco sul mare, e dal castello di Miramare e dal suo bel parco, castello legato alle vicende di Massimiliano e Carlotta.

Da Monfalcone in poi, proseguendo verso sud, la costa cambia radicalmente: lunghe spiagge di sabbia fine create dall’apporto di materiali dei fiumi Isonzo, Tagliamento e dal fiume Po, il più lungo dei fiumi italiani.

Le lagune di Grado, di Marano, la laguna di Venezia, il delta del Po, le valli di Comacchio costituiscono degli ambienti unici e in parte protetti grazie alla istituzione di parchi e aree protette.

In questo lungo tratto costiero  troviamo località balneari rinomate come Grado, Lignano, Bibione, Caorle, Iesolo, Ravenna con i suoi lidi, Cesenatico, Rimini e la riviera romagnola.

La “monotonia” della costa bassa e sabbiosa è interrotta dal Monte San Bartolo, dal Conero e la Riviera del Conero, dal Gargano in Puglia.

La costa del mar Ionio

Arrivati in Puglia troviamo la penisola del Salento dove, nei pressi di Santa Maria di Leuca il mar Adriatico lascia idealmente il posto al Mar Ionio, con il passaggio del canale di Otranto.

Passato il Golfo di Taranto troviamo le zone costiere della Calabria: passiamo poi lo stretto di Messina (si farà mail il ponte??) per risalire a nord.

La costa del mar Tirreno

Lo stretto di Messina fa, letteralmente, da spartiacque tra il mar Ionio e il mar Tirreno. Risaliamo quindi per la parte costiera tirrenica della Calabria per arrivare al Golfo di Salerno, alla costiera Amalfitana e al Golfo di Napoli, segnato dalla presenza del vulcano Vesuvio.

Dopo Gaeta con il suo omonimo golfo arriviamo alla zona del Circeo, in cui è stato istituito uno dei parchi nazionali italiani, il Parco Nazionale del Circeo.

Arriviamo poi alla foce del fiume Tevere per proseguire lungo la costa etrusca e giungere alla penisola dell’Argentario e alla laguna di Orbetello. Passato Talamone troviamo il Parco regionale della Maremma.  la Maremma toscana.

Passiamo poi Piombino e Livorno con la Costa degli etruschi per giungere, dopo aver passato la selvaggia area costiera del Parco Regionale Migliarino-San Rossore, in Versilia: da Viareggio fino a Marina di Carrara troveremo località balneari rinomate, con, alle spalle, le montagne delle Alpi Apuane.

La parte costiera del mar Ligure

Passata La Spezia troveremo il Parco Nazionale delle Cinque Terre: le Cinque Terre sono tra le mete turistiche più note in Italia e questa fama, purtroppo, fa si che nel periodo estivo e nei periodi festivi tutta la zona soffra di “overtourism” (sovrappopolamento turistico) . Il consiglio che vi diamo (e questo naturalmente vale anche per altre località turistiche) è di visitare queste zone “fuori stagione”, in modo da godere della bellezza dei questi luoghi.

Arriviamo poi al promontorio di Portofino, area protetta con il Parco Naturale Regionale di Portofino per proseguire verso Genova, Savona fino ad arrivare alla Francia.

Il mare e le zone costiere: importanti risorse da proteggere

Il mare è una preziosa risorsa ambientale e economica (pensiamo non solo al turismo, ma anche alla pesca) ed è fondamentale gestire in modo corretto il territorio, creando zone di tutela ambientale, in modo da preservare tutte le zone ancora selvagge e, magari, cercando di ripristinare tratti di costa antropizzati in modo eccessivo.