L’ Isonzo: dalla Slovenia all’Italia un fiume dalle limpide acque.
Il fiume Isonzo (uno dei vari fiumi che attraversano le regioni italiane) è uno dei fiumi nasce nella regione di Plezzo, situata nella Val Trenta in Slovenia, nelle Alpi Giulie.
Il fiume Isonzo ha una lunghezza totale di 136 km ed è caratterizzato, specie nella sua parte iniziale “alpina” dalla purezza e dal colore turchese delle sue acque.
Il suo corso fluisce attraverso strette gole di origine carsica e boschi dalla lussureggiante vegetazione in territorio sloveno, passando per il bacino di Bovec, per Kobarid, Tolmin e Kanal ob Soči fino a Solkan.
Dopo un percorso di circa 96 km tracima il confine italiano a Gorizia. A questo punto percorre l’altopiano Carsico, venendo alimentato dal Vipacco, per poi concludere il suo viaggio lungo 137 km sfociando nell’Adriatico nei pressi di Grado.
Non è un caso dunque che la zona friulana bagnata dal fiume Isonzo venga denominata “isontina“.
Curiosità storiche legate al fiume Isonzo
Il nome Isonzo deriva dalla lingua celtica, in particolare dalla parola “Eson” e fin dall’antichità ha assunto numerose denominazioni. È secondo solo al Triveneto in quanto a portata, specialmente in ragione delle sorgenti carsiche che lo alimentano e forse per questo motivo ha costituito lo scenario di innumerevoli scontri già agli albori della civiltà, in età protostorica.
Nel 300 d.C. fu teatro di lotte fra Cristiani e Pagani, ma la sua importanza strategico-militare crebbe esponenzialmente a partire dall’Alto Medioevo quando ci si rese conto che costituiva un salvacondotto privilegiato per l’accesso alla pianura veneta.
Durante la Prima Guerra Mondiale furono esattamente dodici le battaglie combattute lungo il suo corso e che prendono conseguentemente il suo nome, le cui vestigia sono rappresentate dalle opere erette in memoria della Grande Guerra.
Ancora oggi è possibile ammirare a ridosso delle sue sponde ciò che resta di risalenti castellieri e villaggi fortificati. Non sono altro che testimonianze storiche del passaggio di popolazioni antiche che attraversarono o stazionarono in questo territorio nel corso dei secoli. Per citarne alcune si pensi ai romani, ai longobardi o ai bizantini e in ultimo alle roccaforti medievali veneziane e austriache.
Le sue acque, screziate di sfumature di un colore verde smeraldo, lambiscono la stessa terra su cui insistono città che costituiscono un patrimonio culturale e storico inestimabile. Ci si riferisce in modo particolare a Gorizia (la porta del fiume) oppure a Gradisca d’Isonzo, Fogliano Redipuglia e Sagrado.
Ci riferisce altresì a Grado, un’importante località balneare, che fu persino insignita del titolo di stazione di cura ufficiale dell’Impero asburgico dall’imperatore Francesco Giuseppe.
Le principali attività da svolgere presso il fiume Isonzo
Esattamente in prossimità della foce del fiume, circondata dal mare e dal canale Quarantia (che in passato ha costituito la foce principale dell’Isonzo), è stata realizzata sull’Isola della Cona un’area protetta.In tal modo è stato possibile salvaguardare la diversità biologica (peraltro già elevata) del sito, tale che oggi è un area contrassegnata dalla presenza di innumerevoli specie faunistiche e botaniche. È collegata alla terraferma per mezzo di una diga ed è stata opportunamente attrezzata per l’accoglienza di turisti appassionati della natura.
Difatti la riserva offre molteplici punti d’osservazione di specie vegetali ed animali; è famosa in particolar modo una razza di cavalli, la Camargue, presente in questo territorio per la capacità di adattamento alle zone più umide. Questi meravigliosi cavalli hanno reso possibile far godere i visitatori di un’esperienza unica: una visita guidata in sella ad uno di loro.
Ma non è finita qui, gli amanti degli sport a contatto con la natura troveranno infatti pane per i loro denti.
Le sponde dell’Isonzo offrono molteplici itinerari di diversa difficoltà per il trekking e la mountain bike.
Coloro che sceglieranno un percorso di trekking scopriranno i parchi vicini e le aree verdi cittadine di Gorizia come Parco Piuma, qui gli amanti del Birdwatching potranno restare ammaliati dai regali cigni e dai germani reali, e Parco di Campagnuzza-S. Andrea, diviso invece in zone (ciascuna con il proprio tema principale).
La foce dell’Isonzo si rivela il luogo ideale per le escursioni fluviali. È consigliata l’esperienza in kayak che si svolge tra l’Isola della Cona e l’Area Naturale Caneo.
Non abbiate timore di addentrarvi nei fitti canneti, potreste avere la fortuna di fare un incontro inaspettato con qualche specie faunistica della zona. In caso contrario lasciatevi coinvolgere dallo spirito del luogo, scoprendo i casoni dei pescatori che, in un tempo sospeso e che ci sembra probabilmente lontanissimo, sorgevano in quelle stesse zone.
E ancora, per chi volesse cimentarsi con qualche sport estremo, le gole dell’Isonzo sono il luogo perfetto per il rafting.In zona è oltretutto possibile prendere parte alle attività di degustazione proposte e allestite da diverse cantine locali.
Gli esperti di vino e prodotti del territorio non si saranno di certo lasciati sfuggire il fatto che la valle del fiume Isonzo costituisca una tra le zone più rinomate D.O.C. e D.O.C.G. di produzione vitivinicola della regione del Friuli. La nota di maggior rilievo è rappresentata indubbiamente dall’incredibile varietà e diversificazione della produzione, dovuta probabilmente alle tipologie di terreno, più o meno calcaree, e al clima.
La giornata del fiume Isonzo
Il 14 ottobre si celebra la giornata del fiume Isonzo.
Questa giornata è stata istituita grazie all’iniziativa delle coautrici di un film intitolato “Il momento del fiume” incentrato sul fiume Isonzo e sulla gente che vi risiede, di Nadja Velušček e Anja Medved.
Scopo di questa celebrazione è la promozione di un contesto armonico e di un rapporto di collaborazione tra le popolazioni residenti nei territori del bacino per la gestione del fiume, finalizzata alla valorizzazione delle bellezze naturali e paesaggistiche locali e alla salvaguardia dell’ambiente.
Tutti i sindaci delle località del bacino dell’Isonzo in Slovenia risultano firmatari di un accordo, con il quale si impegnano nell’organizzazione di eventi con cadenza biennale per le celebrazioni del 14 ottobre.
Ad esempio nel biennio 2011/2012 la conduzione della celebrazione è stata assunta dal comune di Tolmin. Il comune in questione ha organizzato diverse attività in settori di ricerca in campo scientifico, artistico e professionale.
Nel territorio di Nova Gorica sono state allestite invece diverse manifestazioni sportive ed eventi culturali, in particolare nel 2014 ha ospitato un convegno dal titolo “In bicicletta con il fiume – itinerari cicloturistici lungo i corsi d’acqua: stato attuale, ostacoli, opportunità”.
A Solcano, in collaborazione con il centro di sviluppo Isontino, è stata istituita una tavola rotonda per la ricerca di nuovi accordi sul fiume.