Visitare Conegliano Veneto, città dal ricco passato ai piedi delle colline del Prosecco.
La città di Conegliano si trova ai piedi delle colline del Prosecco di Conegliano e della Val Dobbiadene, in una zona nota per la produzione del vino prosecco: vediamo in questo articolo cosa vedere e visitare a Conegliano.
Conegliano, in Veneto, provincia di Treviso (di cui è la seconda città più grande, dopo Treviso) è una città dall’interessante passato, passato che si può intuire con la vista del castello di Conegliano, posto sulla estremità del colle di San Giano, affiancato dalla presenza della elegante e neoclassica Villa Gera.
Dal colle si apre la vista sulla città e sul territorio circostante: da una parte la pianura veneto-friulana (estrema propaggine della Pianura Padana), dall’altra le Prealpi Bellunesi, con il gruppo del Nevegal e del Cansiglio in bella mostra.
E’ intuibile che questa posizione strategica ha fatto si che fin dalle sue origini Conegliano sia stata un importante centro di passaggio e di commercio, grazie alle vie commerciali tra la pianura e le montagne.
Cosa vedere a Conegliano?
Sicuramente il colle di San Giano, con i resti del castello di Conegliano, costituiscono il punto di interesse principale per chi visita Conegliano. Questo è raggiungibile facilmente grazie a una bella passeggiata che parte dal centro città (numerosi i parcheggi) e che porta fino alla estremità del colle.
Si sale al cospetto delle antiche mura che proteggevano la città, mura che costituiscono una presenza comune a tante città murate del Veneto, come Treviso, Cittadella, Bassano del Grappa, Marostica e altre ancora.
Salendo troveremo, sulla sinistra, l’oratorio di Madonna della Neve, fino ad arrivare alla sommità del colle con il Castello di Conegliano, castello in cui si trova la sede il Museo Civico di Conegliano.
Vicino al castello troviamo la chiesa di Sant’Orsola.
Nel centro storico di Conegliano troviamo la piazza più importante di Conegliano, Piazza Giovanni Battista Cima, situata proprio alla sommità del colle. Sui lati della piazza troviamo l’imponente edificio del Teatro Accademia, con le due sue sfingi, e l’edificio del Municipio di Conegliano.
Piazza Cima costituisce il cuore del vecchio centro cittadino di Conegliano.
La via principale di Conegliano è Viale XX settembre, chiamata anche “Contrada Granda“, via in cui si trovano diversi edifici storici come Casa Piutti, il Teatro Accademia, il Municipio di Conegliano, Casa Longega, il Palazzo Sarcinelli, il Palazzo Montalban vecchio, il Palazzo Montalban nuovo e il Monte di Pietà.
La Contrada Granda, essendo il nucleo storico della città, è accessibile da tre “porte“: Porta Dante, Porta San Polo e Porta Monticano o del Leone, segnata dalla presenza di un grande affresco con il Leone di San Marco , il simbolo della Repubblica di Venezia per eccellenza.
Giovanni Battista Cima: importante pittore della scuola veneta
In via Cima troviamo la Casa museo di Giovanni Battista Cima, casa dove visse l’artista e dove ora si trova un piccolo museo archeologico con reperti tra il neolitico e l’età romana.
Giovanni Battista Cima, detto il “Cima da Conegliano“, fu uno dei massimi esponenti della pittura veneta del XV secolo, nella declinazione del Rinascimento veneziano, quando Conegliano si trovava all’interno del territorio della Repubblica di Venezia.
Conegliano: cenni storici
Attorno al X secolo, per volontà dei vescovi di Belluno, fu eretta una fortezza sul colle di San Giano (probabilmente su un preesistente sito romano): è grazie alla posizione strategica del colle che, nei secoli, si svilupperà prima il borgo e poi la città.
Nel XII secolo famiglie nobili crearono un governo di tipo comunale attorno al castello, castello che costituì da sempre il centro politico e religioso (con la collegiata di San Leonardo ) del borgo.
Nel 1153 Conegliano, dopo un sanguinoso assalto, fu annessa ai territori di Treviso, che ne potenziò le difese visto la sua importante posizione strategica verso il vicino Friuli con i domini del Patriarcato di Aquileia.
Nei secoli successivi la città di Conegliano si sviluppò, con la costruzione di nuovi edifici e seguendo i destini della marca di Treviso: nel 1337 divenne parte del territorio della Repubblica di Venezia, poi di Napoleone e dell’Austria, che ne potenziò ulteriormente le infrastrutture, con la costruzione della ferrovia e della “Strada maestra d’Italia”.
Conegliano passò poi con tutto il Veneto, nel 1866, al Regno d’Italia.
Un prosecco a Conegliano: la prima scuola enologica italiana
Importante risorsa economica per il territorio ma anche importante “strumento” di aggregazione e socialità, il vino prosecco rappresenta sicuramente una sorta di simbolo per Conegliano e le altre cittadine, come Valdobbiadene, che hanno fatto della viticultura e della produzione vinicola una importante risorsa economica.
A Conegliano troviamo la prima scuola enologica italiana, la Scuola enologica Cerletti, fondata il 9 luglio 1876 grazie a Antonio Carpenè e Giovanni Battista Cerletti. Già anni prima, nel 1864, il medico e agronomo Francesco Gera fece un “esperimento” di scuola agraria che si interruppe purtroppo l’anno successivo, a causa della sua morte.
Nella scuola è presente un interessante spazio museale, dedicato a Luigi Manzoni, preside, docente, ricercatore e sperimentatore di fama internazionale che operò nella scuola per quasi cinquanta anni, dal 1912 al 1958.
Video di presentazione del museo Manzoni
Durante la Grande Guerra l’edificio venne distrutto per venir ricostruito e inaugurato il 24 settembre 1924 da Benito Mussolini. Nel 1927 venne realizzata la “Bottega del vino”, edificio dalla particolare architettura costruito nei pressi della scuola enologica in cui è doveroso fare un brindisi alla città di Conegliano.