Alla scoperta del torrente Natisone, uno dei corsi d’acqua più importanti del Friuli Venezia Giulia
Il torrente Natisone è un affluente del fiume Isonzo situato nella regione del Friuli-Venezia Giulia, nel nord-est dell’Italia. Con una lunghezza di circa 60 chilometri, il Natisone attraversa paesaggi incantevoli, borghi pittoreschi e offre una ricca varietà di flora e fauna.
Conclude il suo percorso nel fiume Isonzo dopo esser confluito in precedenza con il fiume Torre nei pressi di Trivignano Udinese.
Il percorso del Natisone
Il torrente Natisone sorge sul versante sud-orientale del Monte Matajur, una maestosa montagna delle Alpi Giulie, a un’altitudine di circa 1.150 metri. Da qui, inizia il suo tortuoso percorso verso sud attraverso la suggestiva Valle del Natisone. Lungo il suo corso, il Natisone bagna numerosi paesi affascinanti, ognuno con la sua storia e il suo patrimonio culturale.
Tra i paesi più noti che attraversa si trovano Cividale del Friuli, San Pietro al Natisone, Pulfero, Drenchia, Grimacco e Savogna. Questi borghi offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nella ricca tradizione e cultura locale.
La valle del Natisone è caratterizzata da una flora rigogliosa e diversificata. Lungo le rive del torrente e sulle pendici delle montagne circostanti, si possono ammirare boschi di faggi, querce, castagni e conifere. Questa varietà di alberi crea uno spettacolo di colori durante le stagioni, con le foglie che assumono tonalità accese in autunno.
Le acque del Natisone ospitano diverse specie ittiche, tra cui la trota fario, il cavedano, il barbo, la temolo, il vairone e l’anguilla. Da notare che il Natisone è anche una zona di riproduzione per il gambero di fiume, una specie in pericolo di estinzione protetta dalle leggi locali. Oltre alle specie ittiche, la valle del Natisone è il rifugio di numerosi uccelli, tra cui l’airone cenerino, il martin pescatore, la ballerina gialla e il tordo bottaccio. Non è raro avvistare mammiferi come cervi, caprioli, tassi e faine lungo il corso del torrente.