Gli scavi archeologici di Ercolano sono tra i siti storici più importanti d’Italia.
Gli scavi archeologici di Ercolano rappresentano un vero e proprio tuffo nel passato, abitazioni, edifici pubblici, strade e stradine sono ancora perfettamente intatte, il sito archeologico si distingue dal sito archeologico di Pompei in quanto Ercolano essendo molto più vicina al Vesuvio fu letteralmente travolta da una nube ardente chiamata dai geologi “nube piroclastica“, questa non era composta da acqua, fango e roccia.
La città fu letteralmente sotterrata da ben quindici metri di questa fanghiglia molto fluida riuscendo ad insinuarsi in ogni dove.
Col tempo questo composto si trasformò in pappamonte, un tipo di tufo molto tenero che incredibilmente ha impedito la decomposizione anche dei materiali più deboli, come ad esempio stoffe, cibo, papiri, che attualmente ci permettono di visitare quei momenti di vita quotidiana di ben 2000 anni fa.
Dopo aver attraversato un viale che offre una vista dall’alto della città, si accede alle vie di Ercolano tra botteghe e fantastiche case, la prima che si trova davanti è la casa dell’Albergo la quale è una delle case più grandi e completamente esplorate, nello specifico questa casa si sviluppa su un’immensa terrazza che prima affacciava sul mare, da qui si accedeva all’atrio che conduceva a delle piccole terme, tutto intorno a questa magnifica terrazza ci sono delle stanze sia piccole per dormire che grandi per dei ricevimenti importanti e tutte comunicavano con il piano sottostante tramite una scala.
Accanto troviamo invece quella che è chiamata Casa del Genio non del tutto rinvenuta, limitata all’ingresso secondario, che dalla sua trasmette un ambiente più che signorile, la casa prende il nome dal ritrovamento di una statuetta in marmo di amorino o genietto che fungeva da candelabro. L’attenzione cade tutta su questo magnifico giardino, al centro del quale si scorge la bellissima vasca di quella che un tempo era una fontana.
Un’altra bellissima abitazione che si incontra strada facendo è la casa di Nettuno e Anfrite, il nome di questa casa è stato attribuito grazie ad un mosaico che raffigura i due.
Spettacolare è la bottega del Lanarius, che in effetti era un pannivendolo, quì si può ammirare l’unico esempio ancora intatto di pressa a vite utilizzato per strizzare i panni di una volta, infine si scorge una scala che conduceva al modesto alloggio dell’artigiano.
Le Terme Centrali hanno due settori maschile e femminile. Dall’apodyterium (spogliatoi) caratterizzato da nicchie dove che avevano la funzione di appendi abiti, più in avanti ci si trova nelle aree termali che sostanzialmente erano tre : il frigidarium che era una sala fredda, il caldarium absidato invece era una sala calda e il tepidarium,che ci mostra un mosaico con tessere bianche e nere raffigurante Tritone fra delfini.
La Casa Sannitica invece è sicuramente una delle case più vecchie della città famosa per il suo atrio ellenistico, il pavimento magnifico completamente rivestito in marmo.
La Sede degli Augustali è davvero uno splendido edificio un tempo occupato dal collegio degli augustali, i liberti che propagavano il culto dell’Imperatore Augusto. qui troverete la più belle Colonne, archi, e degli splendidi affreschi subito a sinistra sinistra è raffigurato Ercole nell’Olimpo accompagnato da Giove, Giunone e Minerva.
In fine troviamo i fornici che sono i magazzini del porto, e proprio nei fornici recentemente sono stati rinvenuti circa 300 scheletri, deceduti a causa dall’alta temperatura mentre cercavano scampo verso il mare, incredibilmente è stata ritrovata anche un barca che in equipaggio aveva nove uomini tra cui uno in divisa. Uno scenario che ci fa intendere perfettamente cosa stava accadendo.