L’imponente massiccio del Monte Bianco si staglia, con i suoi 4808 metri di altitudine e i 40 km di lunghezza, al confine tra la Francia e l’Italia.
Quando percorrete la strada che porta, in Valle d’Aosta, verso Courmayeur ad un certo punto nella stretta valle compare il suo possente massiccio, ricoperto dalla neve e dal ghiaccio: il Monte Bianco, una delle più iconiche montagne italiane, meta ambita da tanti alpinisti ma anche da chi, più semplicemente, ne vuole ammirare la maestosità da Courmayer e dalle zone limitrofe.
Per lungo tempo oggetto di contesa fra i due Stati, ha il primato di essere il monte più alto non solo d’Italia, ma di tutta Europa.
Il massiccio è una meta turistica di grande interesse e offre la possibilità di immergersi nella natura, godendo di un paesaggio davvero unico.
La sua vetta venne scalata la prima volta nel lontano 1786 da Jacques Balmat e Michel Gabriel, ma ancora oggi attira molti appassionati di alpinismo, i quali si cimentano nell’impresa.
La nascita del Monte Bianco
La storia del Monte Bianco inizia 500 milioni di anni fa, quando, durante l’orogenesi ercinica, si formò quella che oggi è la base della montagna. Fino a 60 milioni di anni fa, il monte era sommerso nelle profondità marine.
Dobbiamo arrivare 30 milioni di anni fa per vederlo finalmente emergere, grazie alle spinte delle placche tettoniche asiatica e africana, insieme ad altre 24 montagne.
Il Monte Bianco fa parte della catena montuosa delle Alpi.
La disputa geografica fra Italia e Francia
I territori devono pur appartenere a qualche Stato. Le numerose guerre che si sono succedute e tutt’ora si succedono sul nostro pianeta nascono in buona parte dal desiderio di conquistare nuovi territori e, di conseguenza, nuove risorse.
Il Monte Bianco non è scevro da queste diatribe e, a contenderselo, sono la Francia e l’Italia.
Secondo un trattato bilaterale risalente al 1861, il punto di confino si collocherebbe esattamente sulla cima della montagna, nel punto mediano.
Sospesa nel corso della seconda guerra mondiale, la divisione precedente tornò in vigore nel 1947, in seguito al Trattato di Parigi, ma non mancarono successive richieste di revisione e altre particolari diatribe.
Tra queste possiamo ricordarne una piuttosto recente, risalente al 2013, quando delle guide francesi chiusero l’accesso alla vetta tramite dei cancelli che, naturalmente, vennero in breve tolti da degli italiani.
Natura e fauna del Monte Bianco
Il Monte Bianco offre una grande varietà a livello di flora e fauna.
L’animale che più facilmente si potrà incontrare durante una camminata lungo i sentieri è la marmotta, visibile sulle alture rocciose e riconoscibile anche per il noto fischio di richiamo che la caratterizza. Oltre a lepri comuni e scoiattoli, abitatori consueti anche delle nostre città, con un po’ di fortuna e muovendosi con cautela sarà possibile incontrare anche volpi, ermellini, donnole, camosci e stambecchi.
Anche chi è appassionati di ornitologia o desidera dedicarsi al bird watching potrà trovare soddisfazione. Con un po’ di pazienza potrebbe infatti riuscire a vedere gallocedroni, coturnici, picchi rossi, gracchi alpini e persino esemplari di aquila reale e di gipeto.
Gli appassionati di flora potranno immergersi nelle bellezze naturali del monte e perdersi fra i boschi di conifere.
Salendo al di sopra dei 2000 metri ci si troverà invece davanti ad ampie distese dove dominano i prati da pascolo e, sopra i 3000 metri, si potrà ammirare la fioritura del ranuncolo dei ghiacciai.
Muovendosi fra le radure nelle giuste stagioni si potranno scoprire stelle alpine, genziana e orchidee selvatiche.
I luoghi di interesse attorno il Monte Bianco
Oltre ai due comuni più noti, Courmayeur, sito in Valle d’Aosta, nell’alta Valdigione, e Chamonix, comune francese dell’Alta Savoia, il Monte Bianco ospita tanti piccoli paesi e numerosi luoghi di interesse.
Tra questi troviamo Morgex, dove è possibile ammirare il castello Pascal de la Ruine, La Salle, con la casaforte Bovet, e la Thuile.
Ai piedi della montagna, dal lato italiano, troviamo ad esempio la Val Ferret e la Val Veny.
Famosissima la funivia Skyway che sale fino alla Punta Helbronner a 3466 metri d’altezza, regalando un panorama suggestivo e un’emozione impareggiabile.