Tra i vini rossi più longevi, nel territorio di Montalcino in provincia di Siena, si produce il Brunello di Montalcino, vino prodotto con vitigni di Sangiovese.
Il Brunello di Montalcino è tra i vini italiani più prestigiosi, con il Chianti, uno dei vini più importanti prodotti in Toscana.
Le origini del Brunello di Montalcino risalgono alla 1800. Nel 1850, infatti, il farmacista Clemente Santi selezionò delle varietà di vitigni di Sangiovese per sperimentare la produzione di un vino rosso di qualità.
Le prime annate di Brunello di Montalcino furono quelle del 1863 e del 1865, tuttavia, a cavallo tra le due guerre e sino al 1960 non erano molte le aziende che imbottigliavano questo vino. Con il rilancio dell’agricoltura e i contributi per la produzione arrivati dalla Comunità economica europea, nel 1966 il Brunello di Montalcino riceve la Denominazione di origine controllata, 14 anni più tardi, nel 1980 arriva il marchio Docg che contribuisce all’espansione della produzione, delle coltivazioni e dell’indotto economico legato alle aziende produttrici.
Oggi il territorio di produzione è limitato al solo comune di Montalcino che ospita oltre 24.000 ettari di terreni coltivati.
Nel 2006 il brunello di Montalcino prodotto dalla Tenuta Nuova 2001 Casanova Neri si è aggiudicato il riconoscimento di miglior vino mondiale, portando il Brunello ai massimi livelli dell’enologia di tutto il mondo. Il Brunello di Montalcino rappresenta quindi una particolarità non solo italiana ma tipico dell’area in cui viene coltivato.
Questo vino rosso si presenta brillante e limpido e si riconosce subito per il suo colore. Il profumo è intenso il gusto armonico e dalla lunga persistenza. Si sposa perfettamente con le carni rosse, la selvaggina e con il tartufo. La crescita esponenziale della richiesta di Brunello di Montalcino ha notevolmente incentivato la ricerca gastronomica.
Per il turista appassionato di eno gastronomia non mancano gli eventi che si susseguono durante tutto l’anno.