La cattedrale di Sant’Eusebio, il Duomo di Vercelli, è la chiesa più grande della città.
L’attuale costruzione è stata edificata nel luogo dove sorgeva una primitiva chiesa edificata dal Santo nel 371. I primi lavori di costruzione iniziarono nel IV Secolo, e successivamente la struttura attuale della Cattedrale è ricostruita più volte, l’ultima nel 1580 ad opera dell’Architetto Pellegrino Tibaldi.
La ricostruzione avvenne per volontà del Cardinale Guido Ferrero. I Lavori hanno ripreso parte dell’originaria struttura, l’abside è del XVI Secolo, le navate del XVIII Secolo mentre la cupola è stata restaurata con alcuni interventi nel XIX Secolo.
Unico elemento originale, superstite della prima costruzione del XII Secolo e mai interessato da lavori di ripristino è il campanile, una costruzione imponente a base quadrata costruito in stile romanico con una solida base di lastre di pietra.
La Cattedrale di Sant’Eusebio colpisce il visitatore per la sua imponenza, si tratta infatti di una grande edificio la cui facciata è sovrastata dalle 12 statue degli Apostoli e dal Redentore.
La Chiesa ha una pianta a croce latina ed è composta da 3 navate, quella centrale più ampia e due laterali più piccole, all’interno ci sono 5 campate con volte a cupola e un coro ligneo pregiato. Di Età romantica, risalente al X Secolo è invece il crocifisso, in legno con lamine d’argento lavorata a sbalzo nella parte frontale.
All’interno della Cattedrale si contano numerose cappelle e altari, tra i più importanti c’è la Cappella del Beato Amedeo IX di Savoia e quella della Madonna dello Schiaffo.
Nella Cattedrale sono sepolti oltre ad Amedeo IX e sua moglie la Duchessa di Savoia Iolanda di Valois morta nel 1478, anche altri esponenti di Casa Savoia, Carlo I, Duca di Savoia e Principe di Piemonte morto nel 1490, Carlo III, morto a Vercelli nel 1553 e Vittorio Amedeo I morto nel 1637.
Questa Cattedrale è sicuramente una delle maggiori attrazioni religiosi se si vuole visitare Vercelli.