La Fortezza di Fenestrelle, sorge nella Val Chisone: er la sua imponenza, viene anche definita la Muraglia Piemontese.
La Fortezza di Fenestrelle venne edificata per proteggere il confine Italo-Francese nel XVIII Secolo. E’ stata poi abbandonata dopo la Seconda Guerra Mondiale e solo dal 1990 sono stati intrapresi lavori di recupero che, in parte, hanno consentito la visita dei turisti.
La Fortezza di Fenestrelle si compone di diversi edifici fortificati, in totale 3 forti e 7 fortificazioni di minore dimensione collegati tra loro da bastioni. In totale la Fortezza copre un area di 3 Km e un dislivello di circa 635 metri.
L’opera mastodontica, rappresenta la più grande Fortezza Seicentesca esistente, la costruzione militare più grande del mondo seconda solo alla Muraglia Cinese. La costruzione originaria del Forte ebbe inizio nel 1690 per volere di Luigi XIV proprio per controllare e difendere l’area di confine con il Ducato di Savoia.
Dopo il Trattato di Utrecht, nel 1713, i confini tra Italia e Francia furono spostati e il Forte si trovo in territorio dei Savoia. Vittorio Amedeo II, affidò all’architetto militare Ignazio Bertola il compito di progettare un nuovo complesso di fortificazioni che, partendo dalle opera realizzate dai francesi, potesse rinforzare il controllo sul confine.
I lavori durarono dal 1728 sino al 1850, in questi anni si susseguirono diversi ingegneri e architetti militari come Nicolis di Robilant, Carlo Andrea Rana.
Questo punto strategico di confine è stato oggetto di lavori anche dopo l’Unità di Italia e durante la Prima Guerra Mondiale è stato sede del Battaglio Alpino Fenestrelle del 3° Reggimeno Alpini.
Nel periodo fascista divenne in parte una prigione per oppositori politici e durante la Seconda Guerra Mondiale fu in parte distrutto dai partigiani per rallentare l’avanzata delle truppe naziste.
Dismesso dal 1946, dal 1992 è stato redatto un progetto di riutilizzo del Forte che oggi è visitato da 20.000 turisti all’anno provenienti da tutta Europa.