Santa Maria delle Grazie è l’edificio religioso più importante della città di Milano
Nel refettorio del convento che ospita, è possibile ammirare nientemeno che il Cenacolo di Leonardo Da Vinci: l’opera del celebre artista toscano e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano sono entrambi inclusi nei Patrimoni dell’Umanità per volere dell’UNESCO.
Subito dopo il Duomo di Milano, almeno sotto il profilo artistico ed architettonico, Madonna delle Grazie è senza ombra di dubbio l’edificio religioso di maggior rilievo visitabile nel capoluogo meneghino.
E’ basilica e santuario, appartenuto all’Ordine dei frati domenicani e compreso nella Parrocchia milanese di San Vittore al Corpo. Come tante costruzioni storiche della città di Milano, anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie vide la luce per volere di Francesco I Sforza, e come accaduto per il Castello Sforzesco, i restauri più fastosi furono realizzati nell’epoca di Ludovico il Moro alla fine del XV secolo.
Andando nel dettaglio, il tiburio fu realizzato, secondo i più, da Donato Bramante, che fu responsabile dell’inizio dei lavori, che tuttavia proseguirono grazie al lavoro di Giovanni Antonio Amedeo. Le navate laterali furono invece opera del Solari, anche se all’illuminazione provvide il Bramante. Uno dei fattori che caratterizzano l’interno della chiesa è l’ordine in cui sono disposti gli elementi: gli spazi sono scanditi in maniera fissa e facilmente riconoscibile.
Nella cappella destra, ad esempio, si trovano numerosi affreschi, risalenti a differenti epoche storiche: c’è Storie della Passione di Gaudenzio Ferrari, ed un tempo c’era anche L’Incoronazione di Tiziano, oggi trapiantata al Louvre.
Il momento più buio nella storia della chiesa di Santa Maria fa sicuramente capo all’agosto del 1943, quando in seguito a violenti bombardamenti subì la distruzione parziale. Il refettorio andò distrutto quasi completamente, si salvò per miracolo – insieme a pochissimi altri – il muro che custodisce il Cenacolo di Leonardo. Danni ingenti ma poi recuperati, si registrarono all’altezza della chiesa e del convento adiacente.