Venosa è un comune della provincia di Potenza nell’area del Vulture, tra i borghi più belli d’Italia, il comune conta circa 12.000 abitanti.
Dal Medioevo al Rinascimento questo piccolo centro, vicino alla più importante Melfi, tra la Basilicata e la Puglia, è stato governato da nobili e signori feudali, tra i monumenti più importanti c’è il Castello di Venosa, costruzione Aragonese edificata dal Duca Pirro del Balzo.
Il territorio di Melfi coincide con gli estremi confini nord della Basilicata, in quest’area tra Campania e Puglia, sono state scoperte tracce di primi insediamenti già nel periodo Neolitico. Fondata da popolazioni latine, Venosa venne conquistata prima dai Sanniti e poi dai Romani, che si stabilirono in questa zona con una potente colonia.
Nel corso dei secoli, la vicinanza con il feudo di Melfi ne ha condizionato la storia e soprattutto le vicende legate alla presenza delle famiglie più importanti. Federico II ripristinò l’ordine in questo piccolo centro dove si stabilirono i Frati Agostiniani, Salesiani e i Padri Trinitari.
Cosa visitare a Venosa
Dopo l’Unità d’Italia, Venosa divenne il centro di comando dei Briganti guidati da Carmine Crocco, tra i più importanti esponenti che guidarono le rivolte del Sud d’Italia nella prima metà del ‘800.
Venosa è famosa per aver dato i natali a Quinto Orazio Flacco, poeta romano vissuto tra il 65 e l’ottavo anno A.C, oltre ai percorsi legati al famoso poeta, i resti di antiche terme romane e di preziose ville private, sono la più importante testimonianza del passaggio dei Romani in questi luoghi.
Tra gli edifici da visitare l’edificio medievale della Cattedrale di Sant’Andrea, la Chiesa del Purgatorio o di San Filippo Neri e la Chiesa incompiuta della Trinità. Tra gli itinerari naturalistici diversi sono i percorsi alla scoperta del Vulture.
Con i vicini comuni di Rionero, Barile, Melfi e Acerenza, Venosa si trova nel cuore dell’area dove si produce l’Aglianico del Vulture, vino lucano Doc con produzioni che superano i 15000 ettari di terreno.