La Statua del Cristo Redentore si trova a Maratea, sulla cima del monte San Biagio.
Realizzata tra il 1963 e il 1965 dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, è costruita con un particolare impasto di cemento e marmo di Carrara.
L’idea di costruire una statua sulla cima del Monte San Biagio, cima che ospitava dal 1942 una croce installata sulle rovine dell’originario nucleo abitativo di Maratea, si deve al Conte Stefano Rivetti di Val Cervo, nobile e imprenditore di origini biellesi, che si trasferì a Maratea nei primi anni ’50.
La Statua, alta 22 metri, oltre ad essere un simbolo spirituale e di fede, divenne negli anni ’60 e ’70 il simbolo dello sviluppo industriale e turistico di Maratea.
Una statua monumentale che rivolge le spalle al mare e che è ben visibile dall’intero Golfo di Policastro, rappresenta un cristo dal giovane volto con la barba appena accennata, caratteristiche sono le sue braccia aperte verso la basilica di San Biagio e verso l’area del Lagonegrese e dei paesi che circondano Maratea.
Oltre che simbolo della città che si affaccia sul Tirreno, il Cristo Redentore di Maratea è stato oggetto di diversi studi. L’opera realizzata da Innocenti è infatti particolare poiché si discosta dalla classica iconografia che si ha di Gesù, oltre al volto giovane, ai capelli corti e agli accenni della barba, un simbolo che caratterizza la Statua del Cristo Redentore di Maratea sono le sue braccia aperte.
Un Apertura di circa 19 metri, che simboleggia un abbraccio di benedizione e di accoglienza nei confronti di tutti i turisti che arrivano a Maratea.
La Statua del Cristo Redentore di Maratea si può visitare tutto l’anno, dal centro storico di Maratea si può infatti salire verso il Monte San Biagio dove si trova la Basilicata dedicata al Santo Patrono di Maratea. Dall’alto, alle spalle della statua si potrà ammirare dall’alto il porticciolo di Maratea.