Visitare Pacentro, borgo abruzzese.
Pacentro è un piccolo borgo della provincia dell’Aquila, in Abruzzo, non distante da Sulmona.
Da anni fa parte stabilmente del prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Oltre che per le opere artistiche e gli scorci naturali, il borgo di Pacentro è famoso per essere stato la terra di origine di Madonna (i genitori della pop star americana sono nati qui). Non solo, Pacentro ha dato i natali anche alla famiglia di Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Usa.
Il borgo abruzzese è poi famoso perché nelle sue immediate vicinanze si trova la Grotta di Colle Nunca, la quale ospita pitture rupestri raffiguranti attività di caccia risalenti a migliaia di anni fa. A seguire la storia della fondazione del paese, oltre alle attrazioni e i principali luoghi d’interesse da non perdere durante una vacanza a Pacentro.
La fondazione di Pacentro
Secondo la tradizione, Pacentro è stata fondata da Pacinus, un eroe troiano che insieme ad Enea era giunto in Italia alla foce del Tevere. Dopo essersi allontanato da Enea, Pacentro fece rotta verso i territori del Sannio, raggiungendo in breve tempo le pendici del Monte Morrone.
Una volta arrivato qui, Pacinus pose la prima pietra per la costruzione di una nuova città, l’odierna Pacentro, a guardia della valle Peligna.
Il Castello dei Caldora-Cantelmo
Il Castello Caldora-Cantelmo è l’attrazione di maggiore interesse storico del borgo di Pacentro. Caratterizzato da tre torri quadrate che risalgono al XIV secolo, il castello di Pacentro ha ospitato le più importanti signorie che si sono avvicendate al potere in età medievale: dai Caldora ai Cantelmo (a cui appunto è intitolato il maniero), oltre ai Colonna e gli Orsini.
L’intera area fu ampliata nel Quattrocento, con la costruzione di due torrioni e di un’ala residenziale. L’ospite più illustre del Castello fu Maffeo Barberini, conosciuto soprattutto per essere stato il 235° Pontefice della Chiesa di Roma con l’appellativo di Papa Urbano VIII. Alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso il Castello Caldora-Cantelmo è divenuto di proprietà del comune.
Ad oggi l’edificio è aperto su prenotazione ai visitatori che desiderano conoscere qualcosa di più della storia di uno dei simboli più noti di Pacentro.
Le chiese di Pacentro: Santa Maria Maggiore, San Marcello al Papa e dell’Immacolata
Il principale edificio religioso di Pacentro è costituito dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al XVI secolo. Da segnalare l’imponente facciata della chiesa, oltre alla porta d’ingresso realizzata da un artista locale e custodita dentro l’edificio.
Merita una nota a parte il campanile: per le sue dimensioni è infatti il secondo più grande di tutta la valle Peligna, superato soltanto dal campanile del Complesso della Santissima Annunziata di Sulmona.
Altre due chiese da visitare durante un breve soggiorno a Pacentro sono la Chiesa dell’Immacolata e la Chiesa di San Marcello al Papa. Quest’ultima è l’edificio più antico dei tre, dal momento che la sua costruzione risale tra la fine dell’undicesimo e l’inizio del dodicesimo secolo.
La Chiesa dell’Immacolata sorge invece in Piazza del Popolo ed è uno dei monumenti più fotografati del centro storico insieme alla Fontana del Seicento collocata in mezzo alla piazza del borgo.
I palazzi signorili di Pacentro: Rocca, Granata, Avolio e Tonno
Il centro storico di Pacentro è impreziosito dalla presenza di diversi palazzi signorili di interesse storico-artistico.
Tra i più famosi c’è Palazzo la Rocca, oggi sede del comune di Pacentro. Altri due edifici che si distinguono nel centro del borgo sono Palazzo Granata e Palazzo Avolio.
C’è poi Palazzo Tonno, il cui nome deriva da preta tonna (conosciuta anche come pietra dello scandalo). La preta tonna rappresentava nell’antichità l’unità di misura del grano. Chiunque non riusciva a ripagare i propri debiti veniva costretto con la forza a sedersi nudo sulla pietra, permettendo così al resto degli abitanti di Pacentro di umiliarlo e schernirlo per ore. La costruzione del Palazzo del Tonno risale ai primi anni del XVII secolo.