Il Teatro Greco di Siracusa è uno dei monumenti più famosi che si possono visitare nell’area sud orientale dell’Isola.
Sorge all’interno dell’attuale parco archeologico di Neapolis, nei pressi della città di Siracusa, e, come confermato da diversi studi, è stato costruito in due periodi diversi, tra il V e il III Secolo A.C.
Fù il mimografo Sofrone di Siracusa a raccogliere le prime testimonianze scritte della presenza di un teatro a Siracusa, parlando dell’architetto Damocopos e di una sua possibile inaugurazione del Teatro intorno al 430 A.C. Anche se non ci sono certezze che Sofrone parli di questo teatro o di un altro che poteva essere presente in quest’area, sicura è la fiorente attività teatrale e commediografa che nel V Secolo celebravano la rifondazione di Catania.
Lo studio de resti del Teatro ha condotto gli studiosi a pensare che intorno al III Secolo A.C., il Teatro di Siracusa sia stato ristrutturato assumendo la forma che oggi si può ammirare. A livello architettonico questo teatro antico presenta delle peculiarità che non si riscontrano in altri teatri dell’isola.
Innanzitutto ha la Cavea superiore ai 138 metri di diametro, una delle più grandi di tutto il mondo greco e ci sono poi 67 ordini di gradini che compongono 9 settori.
Si pensa inoltre che altre modifiche furono apportate in epoca romana, soprattutto nel complesso che formava l’edificio scenico, ma nel 1526 gli Spagnoli utilizzarono gran parte delle pietre per costruire fortificazioni e oggi la parte centrale del teatro è interamente scomparsa.
Per quanto riguarda la storia recente, a partire dal 1700 il teatro è stato interessato da diversi scavi per ripulire il monumento e riportare alla luce tutte le gradinate. Nei primi anni del ‘900 si organizzarono alcune rappresentazioni classiche anche se l’utilizzo del teatro è stato sempre limitato per preservarne la conservazione.
Tutelato dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, nel 2014 sono state autorizzate alcuni eventi estivi di musica e lirica.