La Chiesa di San Andrea è uno degli edifici più antichi di Orvieto
Edificio molto antico, edificato nel XII Secolo, sui resti di una chiesta risalente al VI Secolo, la Collegiata di Sant’Andrea e San Bartolomeo, comunemente nota solo con il nome di Chiesa di Sant’Andrea è uno degli edifici più antichi della città.
Affiancata al Palazzo del Comune, la Chiesa di affaccia su Piazza della Repubblica.
La struttura che si può ammirare oggi è il risultato di diverse fasi di costruzione e di restauro che si sono susseguite sull’opera originaria progettata con una forma a croce romana, costituita da 3 navate e da un abside. La copertura è costruita con una capriata in legno e il corpo centrale è collegato alle due navate laterali da un fascio di pilastri ad arco. Le mura della Chiesa sono realizzate in tufo, così come il campanile dodecagonale, che costituisce la torre simbolo dell’edificio.
La Chiesa di Sant’Andrea di Orvieto sorge sui resti di una basilica paleocristiana, complesso sacro che si può visitare nei sotterranei.
Per quanto riguarda la struttura, gli ultimi interventi di restauro più importanti, risalgono al 1926 ad opera dell’Architetto Gustavo Giovannoni. Oltre alla struttura, agli interni e agli esterni della Chiesa, dagli altorilievi, al portale, al rosone centrale, il restauro ha interessato anche la Torre.
Le opere d’arte della Chiesa di San Andrea
All’interno della Chiesa di Sant’Andrea si trovano molte opere d’arte.
Tra le più rilevanti il pulpito cosmatesco con decorazioni che risalgono al VIII Secolo e altri interventi tipici dello stile ravennate del VI Secolo. Di rilievo è l’altare ligneo di Ippolito Scalza, mentre è del XIV secolo l’edicola sepolcrale della famiglia Magalotti.
All’interno si possono ammirare infine diversi affreschi della scuola Orvietana del XIV e XV secolo tra cui l’affresco di San Giuliano l’Ospitaliere, di San Cristoforo e della Madonna Assunta con il Bambino.
Un notevole patrimonio ricco di testimonianze archeologiche si può ammirare visitando i sotterranei della Chiesa.