Palazzo Strozzi costituisce uno dei simboli dell’architettura rinascimentale a Firenze.
La costruzione iniziò nel 1489, sotto la direzione di Simone del Pollaiolo detto il Cronaca, che fu chiamato dal ricco mercante Filippo Strozzi affinché, dopo l’abbattimento di otto edifici, costruisse un sontuoso Palazzo.
Filippo Strozzi morì prima che il Palazzo fosse ultimato e furono soprattutto i suoi figli ad abitarlo, quando nel 1505, i lavori di costruzione finirono.
Dopo un periodo di decadenza, il Palazzo Strozzi conobbe un nuovo splendore (dovute anche ad un raffinato restauro sia interno che esterno) nella prima metà dell’Ottocento.
Agli occhi del turista oggi il Palazzo appare come un’immensa fortezza nel cuore della città. Su base rettangolare si innalza su tre piani, divisi ognuno da cornici lineari. L’esterno rispecchia fedelmente i canoni architettonici in voga nel Quattrocento come la lavorazione del bugnato di pietra, che si presenta massiccio nella parte inferiore (piano terra) e diventa quasi liscio nella parte superiore (secondo e terzo piano). Completano l’esterno delle caratteristiche torcere forgiate da Niccolò di Nofri.
All’interno si possono notare gli splendidi ambienti della Sala Ferri (piano terra). Al secondo piano troviamo un loggiato sulle cui colonne poggiano capriate lignee.
Il Palazzo Strozzi rimase di proprietà della famiglia Strozzi fino al 1937, anno in cui fu acquistato dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni e successivamente, nel 1999, è stato dato in concessione al Comune di Firenze.
Oggi, Palazzo Strozzi, ospita una ricca biblioteca con testi medievali e rinascimentali sull’arte e sulla letteratura.
Al secondo e terzo piano vengono adibite mostre di scultura e pittura di artisti nazionali ed internazionali.