Le Terme o Bagni di Caracalla, rappresentano il più importante complesso termale della Roma Imperiale.
Situate nel centro storico di Roma e non circondate da edifici moderni, gran parte della loro struttura è ancora oggi ben conservata.
I Bagni di Caracalla furono costruiti per volontà dell’Imperatore Caracalla, che voleva il più importante e vasto complesso di terme sul Colle Aventino. Recenti studi hanno datato l’inizio dei lavori di costruzione intorno al 206, circa 10 anni più tardi, nel 216 D.C, e sotto l’imperatore Caracalla le terme furono completate.
Le terme venivano alimentate da un ramo dell’Acquedotto dell’Acqua Marcia, il terzo acquedotto romano costruito nel 144 A.C.
Vicine ad una delle zone più povere dell’antica Roma, nonostante l’imponenza del complesso e la sontuosità degli ambienti, le terme erano frequentate soprattutto dal popolo, le classi sociali più agiate, infatti, non frequentavano queste terme.
In uso sino al 526, dopo la Guerra Gotica le terme di Caracalla furono abbandonate in quanto l’antico acquedotto dell’Acqua Marcia venne tagliato.
A partire da VI Secolo gran parte dei ruderi delle terme, soprattutto materiale di pregio come i marmi e alcuni metalli, furono sfruttate per la costruzione di altri monumenti di qualità, dal Duomo di Pisa alla Basilica di Santa Maria in Trastevere.
Solo a partire dal XVI Secolo, sotto il pontificato di Paolo III, le terme furono interessate dai primi scavi che riportarono alla luce delle statue molto importanti e famose, tra questi il torso del Belvedere, conservato oggi nei Musei Vaticani. Dopo i ritrovamenti del XVI e XVII Secolo, anche in epoche più recenti gli scavi sono ripresi.
Nel 1901 si riuscì a liberare i sotterranei e nel 1938 fu scoperto un Mitreo, tra i più grandi mai ritrovati a Roma.
Oggi i Bagni di Caracalla rientrano tra i siti archeologici di Roma più visitate con oltre 300.000 presenze ogni anno.
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