L’albero di Natale: storia e curiosità di questa tradizione natalizia
Sicuramente uno dei simboli del Natale, amati da tutti, è l’albero di Natale, una albero (generalmente) di abete decorato con varie tipologie di ornamenti. Spesso sotto o nei pressi dell’albero di Natale è presente un presepe, che vuole ricreare l’ambientazione della Natività.
Decorare un albero di Natale è un arte e si possono utilizzare tantissime tipologie di decorazioni: dalle classiche palle decorate di plastica o di materiali più nobili come il vetro o il metallo, a piccoli giocattoli di legno per arrivare a tutti i vari tipi di lucette colorate che rendono le lunghe notti invernali meno buie e sicuramente più allegre.
San Bonifacio e l’albero di Thor (Donareiche)
Ma torniamo alle origini dell’albero di Natale, facendo un salto indietro nel tempo fino al 723, in Germania, nel villaggio di Geismar (paese che oggi fa parte della città di Fritzlar, città situata nell’Assia del nord, una dei sedici stati in cui viene divisa la Germania).
Qui, a Geismar, si trovava una imponente e antica quercia, chiamata l ‘Albero di Thor (Donareiche, in lingua tedesca) un ro sacro per la tribù germanica dei Catti e uno dei più importanti luoghi sacri dei popoli germanici pagani, pagani che per venerare la loro divinità non esitavano a offrire in sacrificio sia animali che, pare, bambini.
Tutto ciò finì con l’abbattimento dell’albero da parte del missionario anglosassone Winfrid (che diverrà poi San Bonificio) che, con il suo gesto, volle dare inizio alla conversione verso il cristianesimo delle popolazioni locali pagane.
Grande fu la sorpresa di queste quando, mentre Winfrid abbatteva il sacro albero, nessun fulmine scagliato dal dio Thor colpì il missionario.
La leggenda vuole che subito nei pressi della quercia spuntasse un abete e che questi venne indicato da Bonifacio come l’albero che simbolicamente rappresentava Gesù bambino, albero da tagliare e portare nelle proprie dimore, decorandolo con candele la cui fiamma voleva simboleggiare l’ascesa divina. La forma triangolare dell’abete richiama poi, concettualmente, quella della santissima Trinità.
Da notare come anche i pagani avessero la tradizione di, all’inizio dell’inverno, decorare alberi con luci e decorazioni varie per rendere le fredde e lunghe notti invernali meno tristi.
L’albero di Natale: plastica o naturale?
Negli ultimi decenni una presa di coscienza sempre più ambientalistica ha fatto si che si diffondessero, sempre di più, abeti realizzati in materiale plastico, di varie dimensioni e con varie colorazioni: dal verde acceso al bianco.
E’ da precisare subito una cosa: gli abeti tagliati per realizzare gli alberi di Natale sono coltivati apposta, non sono tagliati “in natura”, ma rimane il fatto che, per molte persone, tagliare un albero per fini decorativi o religiosi non è una cosa da fare.
Comprare un albero di Natale di plastica diventa quindi una soluzione (certo: per produrlo si inquina, è di plastica… insomma, c’è sempre un “ma“) ecologica e pratica: alla fine del periodo natalizio l’albero viene inscatolato al riparo della polvere e messo in un luogo sicuro (soffitta, garage…) in attesa del prossimo dicembre.
Vengono venduti anche abeti in vaso: se avete un giardino o uno spazio idoneo dove tenerli può anche essere una buona soluzione, ma attenzione che le calde temperature casalinghe non sono proprio l’habitat idoneo per un alberello di abete.
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