Il Tevere è il fiume principale dell’Italia peninsulare e centrale e quindi uno dei maggiori fiumi dell’italia.
Il percorso del fiume Tevere
Il fiume ha origine a Balze, nel comune di Verghereto, vicino la provincia di Forlì, dalle pendici meridionali del monte Fumaiolo. Da due delle sorgenti che caratterizzano questo monte, che sono soprannominate ”Le Vene”, nasce il Tevere.
Nel suo percorso fino alla foce nel mar Tirreno il Tevere attraversa quattro regioni: Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.
Dopo aver lambito la località di Balze, il Tevere attraversa la terra romagnola per 4 km ed arriva in Toscana, bagnando Pieve Santo Stefano e toccando appena Sansepolcro. Una diga è stata costruita fra queste due località, creando il Lago di Montedoglio.
A questo punto, il Tevere attraversa la Val Tiberina arrivando fino in provincia di Perugia (Umbria), bagnando Umbertide e Città di Castello.
A sud della località di Torgiano riceve uno dei suoi affluenti più importanti, il Chiascio, e presso Marsciano, invece, riceve il Nestore a destra.
Il Tevere percorre l’intera valle umbra e attraversa la Gola del Forello, dando origine al lago artificiale di Corbara.
Nei pressi di Orvieto, il Tevere accoglie le acque del Paglia e arriva in seguito fino al lago di Alviano; per un lungo tratto delimita il confine fra la provincia di Terni e la provincia di Viterbo lambendo Orte, e proprio qui riceve dal lato sinistro le acque del Nera, il suo affluente più importante.
A questo punto il Tevere è diventato un fiume vero e proprio e arriva finalmente nel Lazio, precisamente nelle province di Rieti, Viterbo e Roma; giunge in Sabina e qui raccoglie le acque del fiume Farfa.
Dirigendosi verso sud-ovest, accoglie le acque dell’Aniene, percorre la città di Roma e, arrivato a Capo due Rami, si divide: il ramo a sinistra, chiamato Fiumara Grande, lambisce le rovine di Ostia antica e dà origine alla foce naturale del Tevere; il ramo a destra è invece il canale artificiale della località di Fiumicino.
Curiosità sul Tevere
La leggenda vuole che la storia della Capitale abbia inizio proprio dal fiume Tevere: sulle sue sponde, infatti, si sarebbe incastrata la cesta su cui si trovavano Romolo e Remo. Il fiume li avrebbe protetti fino alla comparsa della Lupa, che li allevò.
Durante i secoli il fiume Tevere avrebbe cambiato più volte il suo nome. Secondo Plinio il Vecchio, uno dei suoi nomi era Albula, nome che, secondo Varrone, traeva origine dalla città di Alba; oppure, secondo Festo, derivava dall’aggettivo ”albus”, significando perciò ”fiume dalle acque bianche”.
Un altro degli antichi nomi del fiume Tevere era Thybris, nome conferitogli in onore di Tebro, re dei Veienti, oppure di Tiberino, re di Alba, che proprio sulle rive del fiume andò incontro alla sua morte.