Il Canova: un viaggio nei luoghi di questo grande scultore, artista e imprenditore italiano.
Antonio Canova è stato uno dei più grandi scultori neoclassici di tutti i tempi, attivo tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo: il Canova non fu “solo” uno sculture ma anche un pittore (fondamentalmente per piacere personale), un cultore dell’arte e un grande imprenditore che seppe valorizzare e commerciare i suoi lavori in tutta Europa, relazionandosi con i grandi del tempo (pensiamo solo a Napoleone e a Paolina Borghese).
«Canova era di statura media, snello della persona, ispirava confidenza al solo vederlo, confidenza che cresceva poi sentendolo parlare con questa sua voce sonora. La sua faccia esprimeva la bontà del suo cuore; aveva gli occhi molto incassati: il suo sguardo era penetrante, ma dolce; allora era già un po’ calvo, benché non avesse che circa 57 anni; la sua bocca sempre sorridente, pareva pronta a dire cose piacevoli.” : così scriveva il grande pittore Francesco Hayez di Antonio Canova.
Nato a Possagno, in provincia di Treviso, il 1 novembre 1757, Canova creò numerose opere d’arte che ancora oggi rappresentano un importante patrimonio culturale dell’umanità: è considerato il massimo esponente del neoclassicismo, grazie al suo recupero dello stile classico in contrapposizione al barocco e al roccocò.
Nel corso della sua lunga carriera, Canova creò numerose opere che rappresentano l’apice dell’arte neoclassica, un movimento artistico che cercava di riprendere i valori dell’antichità greco-romana, come l’armonia, la bellezza ideale e l’eleganza formale.
Le opere di Canova sono caratterizzate da una grande eleganza formale e da un’attenzione al dettaglio che si riflette nei volti, nei corpi e nei movimenti delle figure: canova cercava di rappresentare l’armonia e la bellezza ideale, attraverso l’utilizzo di forme semplici e linee pulite.
Tra le sue opere più celebri, vi sono il monumento funebre a Clemente XIV, il gruppo scultoreo Amore e Psiche e la statua di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone.
Nessun prodotto trovato.
La tecnica del Canova
Nel realizzare le sue sculture in marmo il Canova utilizzava un sistema che permetteva una riproducibilità delle opere a partire da dei modelli in gesso: nell’ammirare i gessi custoditi nella gypsoteca canoviana di Possagno non si potrà fare a meno di notare la presenza di molti “chiodini metallici“, le repère ( termine francese che significa “segno”), che permettevano con le opportune misurazioni e all’utilizzo di un pantografo di creare delle sculture in marmo identiche ai modelli in gesso di partenza.
Prima di giungere alla realizzazione della statua in marmo vi era quindi una prima realizzazione di bozzetti su carta, seguiti dalla creazione di modelli in creta di dimensioni ridotte fino a giungere alla realizzazione di modelli in gesso a grandezza naturale, realizzati dopo aver creato i relativi stampi: nella casa del Canova a Possagno si possono vedere conservati gli strumenti utilizzati dallo scultore e dai suoi collaboratori per realizzare le sue splendide sculture.
La vita del Canova: eventi salienti della vita di questo grande scultore
Anno | Evento |
---|---|
1757 | Nascita ad Possagno, in provincia di Treviso |
1775-1779 | Studia a Venezia presso il pittore Giovanni Battista Piazzetta |
1779 | Si trasferisce a Roma |
1780 | Inizia la sua attività di scultore |
1781-1783 | Lavora al monumento funebre di Clemente XIII |
1793-1805 | Realizza la statua di Paolina Bonaparte |
1802 | Viene invitato in Austria dall’imperatore Francesco II |
1805-1819 | Realizza il monumento funebre a Clemente XIV |
1810-1815 | Lavora al monumento funebre di Maria Cristina d’Austria |
1819 | Inizia la costruzione del Tempio Canoviano a Possagno |
1820 | Diventa presidente dell’Accademia di San Luca a Roma |
1822 | Muore a Venezia, all’età di 64 anni |
1826-1830 | Viene fondata la Gypsoteca Canoviana a Possagno, per volontà di Canova |
1830-1832 | Viene completata la costruzione del Tempio Canoviano a Possagno |
La formazione artistica del Canova a Venezia
Canova ricevette la sua prima formazione artistica dalla famiglia Giuseppe Bernardi, una dinastia di scultori di Possagno, per poi studiare all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Giovanni Battista Sartori: il fratellastro del Canova
Giovanni Battista Sartori è sicuramente una delle figure più importanti e influenti nella vita di Canova: fu un vescovo e, soprattutto, una persona di grande cultura e dalle grandi capacità imprenditoriali. Sarà Giovanni Battista Sartori a completare il grande Tempio Canoviano dopo la morte del fratello (al suo interno sono custodite le spoglie di entrambi) e a celebrarne personalmente la cerimonia d’inaugurazione il 7 maggio del 1832.
Il Canova a Roma
Nel 1779, si trasferì a Roma, con la madre Angela Zardo (che si era risposata dopo la morte del padre di Antonio Canova) e il fratellastro, Giovanni Battista Sartori, dove ebbe modo di conoscere il mondo artistico dell’epoca e di lavorare alla corte pontificia.
La bottega del Canova è un edificio storico della città di Roma, in via delle Colonnette 26A-27 : sulle pareti dell’edificio si possono ammirare targhe in pietra che ricordano l’attività del Canova a Roma.
Nel 1802, l’imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena lo invitò ad assistere alla consacrazione della nuova chiesa di San Giovanni a Laterano a Roma, dove il Canova aveva realizzato alcune sculture. Durante la sua visita, l’imperatore gli offrì un incarico importante: la creazione di una serie di monumenti funebri per la famiglia imperiale austriaca.
Il soggiorno austriaco del Canova
Canova accettò l’incarico e si trasferì in Austria, a Vienna, nel 1802.
Lì, lavorò alla realizzazione di numerosi monumenti funebri per i membri della famiglia imperiale, tra cui quelli per l’imperatrice Maria Teresa e per l’arciduca Carlo d’Austria. Il lavoro di Canova fu molto apprezzato dalla corte austriaca, che gli conferì l’Ordine di San Giuseppe, la massima onorificenza dell’impero.
Il lavoro di Canova in Austria ebbe un’importanza notevole per lo sviluppo dell’arte neoclassica in Europa. Le sue sculture furono esposte in molte città europee e influenzarono gli artisti del tempo, che cercavano di riprendere i valori dell’antichità greco-romana.
Nonostante il grande successo in Austria, Canova mantenne sempre un legame forte con la sua città natale, Possagno.
Oltre a Vienna Canova si recò anche a Londra e Parigi: a Parigi il Canova fu inviato con un importante compito, recuperare le opere trafugate da Napoleone all’Italia e riportarle nella patria natia.
Il ritorno a Possagno e il Tempio Canoviano
Nel 1819, decise di tornare in Italia e di ritirarsi a vita privata a Possagno. Qui, si dedicò alla costruzione del Tempio Canoviano, un mausoleo che ospita una grande statua in marmo rappresentante il Trionfo di Amore e Psiche, una delle sue opere più celebri.
Canova morì a Venezia il 13 ottobre 1822, lasciando un’eredità artistica di grande importanza per la storia dell’arte. La sua morte è dovuta a una occlusione dello sterno derivata da uno strumento che il Canova utilizzava per rifinire le sue statue.
Le opere più famose del Canova
Opera | Luogo |
---|---|
Amore e Psiche | Louvre, Parigi |
Monumento funebre di Clemente XIV | Basilica di San Pietro, Roma |
La Maddalena | Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo |
Paolina Borghese Bonaparte | Galleria Borghese, Roma |
Le tre Grazie | Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo |
Le Danaidi | Museo Correr, Venezia |
Venere Italica | Galleria d’Arte Moderna, Firenze |
La Vestale | Musei Capitolini, Roma |
Teseo e il Minotauro | Museo Nazionale del Bargello, Firenze |
Monumento funebre di Maria Cristina | Basilica di Santa Croce, Firenze |
La gypsoteca e la casa natale del Canova a Possagno
Le sue opere sono ancora oggi ammirate in tutto il mondo e rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore: nella gypsoteca di Possagno, situata accanto della sua casa natale, vengono custoditi buona parte dei gessi (130 opere) che fanno da modello per la realizzazione delle statue in marmo: è un luogo incredibile in cui si viene travolti dalla bellezza delle opere del Canova.
Antonio Canova è stato uno dei più grandi scultori della storia dell’arte, un artista che ha rappresentato l’apice del neoclassicismo, attraverso l’utilizzo di forme semplici, linee pulite e grande attenzione ai dettagli. Le sue opere sono ancora oggi ammirate in tutto il mondo e rappresentano un patrimonio culturale di grande importanza per la storia dell’arte.