I Sassi di Matera sono l’originario nucleo abitativo della città lucana, Patrimonio dell’Unesco, primo sito riconosciuto nel Sud Italia per la sua bellezza e importanza storica.
Costituiscono la parte antica della città di Matera, un tempo abitazioni rurali scavate direttamente nella roccia e caratterizzate da diverse stradine, stretti vicoli e labirinti sotterranei.
La zona dei Sassi è divisa in due zona, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso.
Il Sasso Barisano rappresentava un tempo la zona maggiormente abitata. Le abitazioni sono costruite una sull’altra, scavate all’interno della roccia e circondate dalla Gravina di Matera e da strapiombi naturali. Nel punto più alto del Barisano,nella zona della Civita, sorge il Duomo. Le abitazioni del Sasso Barisano sono caratterizzata da facciate meglio curate poiché gli abitanti avevano maggiori disponibilità economiche.
Il Sasso Caveoso rappresenta invece la parte più povera e antica della città. Il complesso delle abitazioni è delimitato da diversi gradoni con le abitazioni costruite al di sopra di una grande cava. Tra le antiche abitazioni, più povere e più scomode, sorge al centro la Chiesa di San Pietro Caveoso, una chiesa antichissima a strapiombo sulla Gravina.
Sino agli anni ’50 i Sassi erano abitati dai contadini e dai ceti più poveri, la maggiorparte delle abitazioni non aveva i servizi igienici e si dormiva insieme agli animali.
Fu Carlo Levi, il primo a parlare e a far conoscere in tutta Italia la situazione dei Sassi, che a seguito di una legge speciale firmata da Alcide De Gasperi vennero progressivamente sfollati per un programma di bonifica. Ai contadini che abitavano le vecchie abitazioni furono assegnate delle nuove costruzioni popolari nella parte nuova della città.
Oggi le antiche abitazioni, restaurate e oggetto di un piano paesaggistico specifico, ospitano botteghe artigiani, ristoranti, bed and breakfast e locali.
Nelle piazzette dei due rioni si svolgono diversi eventi e attrazioni per i turisti che ogni giorno visitano la città.