Alla scoperta di Capestrano, del suo castello e del suo “guerriero”.
Capestrano è un piccolo comune in provincia dell’Aquila con meno di 900 abitanti: è uno dei tanti borghi italiani in Abruzzo situati in uno spettacolare contesto ambientale e panoramico: vicino ai monti Laga , alla Maiella , al Gran Sasso e al Fiume Tirino, rientra, infatti, nel complesso montuoso del “Campo Imperatore- Piana di Novelli” e per una piccola porzione nel “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti di Laga“, territorio protetto all’interno della catena montuosa degli Appennini.
Territorio di montagna qui l’economia del comune è incentrata per lo più sull’agricoltura di diversi tipologie di ortaggi, ma prevalgono anche la frutta secca come le mandorle e le spezie tra cui spicca lo zafferano.
Le risorse ittiche offrono diverse specie di pesci di acqua dolce tra cui la trota, a Capestrano una vera e propria eccellenza.
Sull’origine storica del nome Capestrano vi sono diverse teorie, secondo Anton Ludovico Antinori, storico dell’Aquila la città fu così appellata in quanto presidio di Presciano. Capestrano stava letteralmente per “Città a capo di Presciano” dal latino “Caput Presanum“. Tale teoria è stata, tuttavia, osteggiata da coloro che per cui Capestrano stava per “città a capo delle tre fonti” dal latino “Caput trium amnium“, indicando con tre fonti sorgenti che a tutt’oggi alimenta il fiume Tirino.
Strutturalmente Capestrano si presenta come un piccolo borgo, in cui si nota una chiara influenza della dominazione romana. La sua esistenza viene, per la prima volta, sostenuta in un documento sottoscritto da Carlo I, nel quale lo stesso dichiarò di voler donare il borgo a Riccardo Aquaviva.
Il Guerriero di Capestrano
Culturalmente Capestrano può definirsi una città d’arte, qui sono stati numerosi i ritrovamenti archeologici rilevanti negli anni come il “Guerriero di Capestrano“, si tratta di una statua in scala grande dalle dimensioni gigantesche presente presso il “Museo archeologico Nazionale di Chieti”, a Chieti.
La leggenda vuole che la statua stesse a rappresentare la categoria dei pastori-guerrieri presenti nel territorio abruzzese di Capestrano durante l’epoca dell’età del ferro.
Il Castello Piccolomini
Capestrano, è sede del Castello di Piccolomini, residenza di nobili famiglia tra cui gli Aquaviva, i Medici e Piccolonomi cognome quest’ultimo con cui ad oggi è ricordato il castello.
Il Castello, risalente all’epoca medioevale, si caratterizza per ampie e sfarzose stanze interne e un bellissimo giardino esterno in cui spicca la riproduzione in scala reale del “Guerriero di Capestrano”.
Il Convento di San Francesco
Luogo di culto, suggestivo per chi voglia recarsi a Capestrano è il Convento di San Francesco, luogo sacro innalzato per volontà di San Giovanni Capestrano, nominato, poi, patrono della città . Il Convento ospita un museo interno dedicato al santo con alcuni oggetti personali a lui appartenenti in vita.
Eventi e folklore a Capestrano
Capestrano offre ai suoi visitatori e residenti tanti eventi, come la Sagra della Trota, pesce d’acqua dolce tipico del luogo e pescato presso il vicino Fiume Tirino. Si tratta di una manifestazione in cui la trota predomina in ogni piatto dagli stuzzichini, ai primi ai secondi, tante varianti tutte da assaggiare.
Altresì una tradizione più recente, ma che sta avendo un notevole seguito è la festa dedicata alla birra, l’evento nominato “Burgus Lupili“, è una vera e propria festa di paese in cui tante varietà di birra accompagnano esibizioni live di gruppi musicali e di ballerini danzanti, una festa che riunisce cittadini del luogo e turisti di tutto il mondo.