Il Colle Gran San Bernardo è uno dei più importanti valichi alpini.

Mette in comunicazione le valli italiane con il territorio svizzero della Valle d’Entremont. La cima del passo, in territorio svizzero, è a 2472 metri. Per la sua posizione, in cima ci sono quasi sempre venti incessanti e nei periodi più freddi dell’inverno la neve può raggiungere anche i 20 metri.

Già in epoca romana il colle costituiva in un importante passaggio attraverso le Alpi. Nel 1040 San Bernardo di Mentone fece costruire in quota il primo ospizio per fornire soccorso a viaggiatori e pellegrini che si spostavano lungo la via Francigena, la più importante strada tra le regioni transalpine nel Medioevo.

Famosi, a partire dal XV Secolo, furono gli allevamenti dei grandi cani, dall’Ottocento in poi selezioni come razza San Bernardo, per proteggere il rifugio sul colle e per aiutare l’uomo in molteplici faccende quotidiane rese difficili dalle condizioni del tempo e dalle temperature dell’alta quota. Come è facile immaginare, il colle del Gran San Bernardo è un luogo ricco di storia, di storie e di tradizioni. Arrivare in vetta, nella stagione migliore, per ammirare da qui il paesaggio rappresenta un esperienza molto suggestiva ed emozionante.

Oggi per raggiungere il colle si può risalire comodamente da Aosta, nei dintorni del colle sorgono diversi piccoli centri montani, come Saint Oyen, località nei pressi del Traforo del Gran San Bernardo, tutto di 5,7 Km che arriva sino al Cantone svizzero del Vallese. Il traforo, costruito in epoca moderna e aperto nel 1964, rappresenta l’unica via di comunicazione tra le valli per gran parte dell’anno.

La strada che da Saint Oyen prosegue verso la cima resta infatti chiusa da Ottobre a Maggio. Da Maggio e per tutta l’estate riprendono le escursioni nella vasta zona ad alta quota, una zona che è oggetto di diversi studi e di ricerche con sentieri e nuovi percorsi da scoprire.

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