Il monte Cervino: alla scoperta di una delle cime più iconiche delle Alpi
Al confine fra l’Italia e la Svizzera, fra la valle dello Zermatt e quella del Valtournenche si erige il monte Cervino, una delle vette più belle e più caratteristiche della catena delle Alpi. Tra le località italiane più legate al Cervino vi è sicuramente Cervinia, da cui prende il nome.
Con i suoi 4478 metri di altezza il Cervino si classifica come terza montagna più alta della catena e anche come vera e propria icona di tutto il plesso Alpino.
A rendere la vetta così particolare contribuiscono sia la posizione, piuttosto isolata, che fa sì che sia ben visibile e riconoscibile a chilometri di distanza; sia la forma di piramide quasi perfetta.
Ogni anno migliaia di turisti scelgono di raggiungere la valle di Zermatt non solo per ammirare la bellezza del paesaggio ma anche per godere delle esperienze che offre questo posto incantevole. Dalla passeggiata sportiva nelle stagioni più calde allo sci di discesa, sul Cervino i frequentatori stagionali trovano un’offerta turistica completa e adatta per gli appassionati di montagna di tutte le età.
La storia: il “mito del Cervino”
A rendere ancora più affascinante questa piramide montuosa è anche la sua storia; proprio per via della sua singolarità, infatti, dai racconti delle popolazioni locali nacque il cosiddetto “mito del Cervino”.
Questa narra di come il gigante Gargantua, in cerca del paradiso, abbia fatto crollare con il suo peso tutti i monti su cui si era appoggiato ad eccezione proprio del Cervino, che invece, imperituro, aveva resistito alla pressione.
La tragica conquista
Con la nascita dell’alpinismo il Cervino divenne una delle vette più ambite poiché fu l’unica sui 4000 metri di altezza a non essere raggiunta per più di 150 anni. Questa montagna fu considerata, quindi inconquistabile, tanto che si narrava di spiriti cattivi e demoni che, abitandola, impedivano agli scalatori di terminare la salita.
Il 14 luglio 1865 l’incantesimo si ruppe quando il britannico Edward Whymper, dopo numerosi tentativi falliti, riuscì finalmente a conquistare la vetta del Cervino.
Ma l’epilogo fu tragico: durante la discesa, infatti, per via della rottura di una corda, quattro dei sette giovani scalatori che avevamo accompagnato Whymper, caddero rovinosamente e persero la vita.
Il Cervino: geologia
La formazione del Cervino risale a circa 90 milioni di anni fa in seguito alla collisione e compressione delle due piattaforme continentali: quella africana e quella europea.
Mediante le spinte della crosta, fu sollecitato il sollevamento che ha dato vita a questo complesso montuoso dalla forma piramidale che ad oggi è tra le vette più alte dell’Europa. La composizione mineralogica del Cervino è da ricondursi ai cambiamenti di pressione e temperatura a cui nel tempo sono state sottoposte le rocce di origini differenti.
La sua formazione è composta da gneiss e scisti (rocce cristalline metamorfiche), mentre la cima è principalmente formata da granito (roccia magmatica).
Impianti sciistici della zona
Attrazione fondamentale di questa zona è, senza dubbio, lo sci.
Popolare è il Cervino Ski Paradise, un impianto sciistico che rappresenta, come il nome suggerisce, un vero paradiso per gli sciatori che godranno di fantastiche piste e itinerari.
Le attività offerte, tra sci e snowboard, per tutti, sia che si tratti di adulti che di bambini.
Tra i migliori impianti sciistici sul monte, c’è il comprensorio di Breuil / Cervinia / Valtournenche / Zermatt, uno dei più grandi centri dell’intero arco alpino. Grazie agli impianti che permettono la risalita fino ai ghiacciai di Plateau Rosà, è possibile sciare in tutte le stagioni dell’anno, anche nei mesi estivi, quando il numero dei visitatori arriva fino a 3500.
Molto amato anche l’impianto sciistico di Torgnon, che offre 20 km di piste e cinque impianti che trasportano gli sciatori.
L’impianto di Chamois, ad un’altitudine tra i 1.812 e i 2.498 metri, offre 8 km di piste e ugualmente a Torgnon, cinque impianti.