Piccolissimo comune della provincia di Trento, Luserna è abitato da meno di 300 residenti.

Il comune sorge a quota 1333 metri sul livello del mare e rappresenta il punto di collegamento tra l’Altopiano di Lavarone e l’Altopiano di Sette Comuni, vicino al Passo di Vezzena.

Antico confine tra l’Italia e L’Impero Austro ungarico è stato uno di teatri più importanti della Prima Guerra Mondiale.

Gli antichi coloni di questi territori furono i Cimbri, Luserna è infatti ancora oggi un’isola linguistica cimbra, anche se con il passare dei secoli il parlato e le tradizioni di un gruppo etnico molto diffuso tra le province di Trento, Vicenza e Verona, si sono persi.

Non ci sono molte informazioni sul periodo medievale di Luserna, i pochi documento storici certi risalgono al 1442 quando Luserna era un piccolo centro con una trentina di famiglie controllata dal Conte di Caldogno, legato alla Serenissima Repubblica Veneta. Il periodo storico più importante per questi territori è legato alla Grande Guerra e alla costruzione delle fortezze Austriche.

Il Forte Campo di Luserna fu una delle più importanti fortificazioni militari della Prima Guerra Mondiale. Costruito a 1549 metri di altitudine, componeva la struttura di fortificazioni austroungariche lungo il confine italiano.

Il Forte fu costruito tra il 1908 e il 1912. Composto da una struttura principale, sulla Cima Campo e da due avamposti uno ad est, il Viaz e uno ad Ovest, l’Oberwiesen.

In una posizione strategica per controllare dall’altro una vasta porzione della valle, attraverso il Forte di Luserna si poteva comunicare con gli altri avamposti sul Monte Rust, il Forte Belvedere Gschwent e il Forte Cherle.

Il forte di Luserna rimane ancora oggi la maggiore delle fortificazioni costruite dal genio militare austro ungarico sull’altopiano, pesantemente bombardato nel 1915, questo Forte poteva contenere sino a 312 uomini ed era armato con 4 cannoni a tiro rapido per la difesa ravvicinata.

Per il turista che arriva in questi territori si possono scoprire diversi itinerari paesaggisti e escursioni in alta quota lungo le valli Prealpine.

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