Il Castello Sforzesco rappresenta una delle attrazioni più amate di Milano
Subito dopo il Duomo di Milano, rappresenta il monumento e l’attrazione turistica principale visitabile entro i confini del centro storico di Milano: stiamo parlando del Castello Sforzesco, eretto nel XV secolo per volere del Duca Francesco Sforza, su una costruzione risalente al secolo precedente.
In epoca moderna il Castello fu utilizzato come cittadella militare, mentre oggi rappresenta una vera e propria attrazione turistica a se stante, sede di musei ed eventi di vario genere.
A onor del vero, fin dai decenni immediatamente successivi alla sua costruzione, il Castello degli Sforza è stato oggetto di continue opere di manutenzione e ristrutturazione, che hanno contribuito in maniera decisiva a dargli la forma con la quale lo conosciamo oggi.
Ad esempio, nel 1447 fu distrutto dalla Aurea Repubblica Ambrosiana e ricostruito da Francesco I Sforza, che ne fece la propria residenza personale, ma il periodo migliore, dal punto di vista architettonico, ebbe inizio senza ombra di dubbio nel 1494, con l’avvento di Ludovico il Moro, che ne fece un’opera di straordinario impatto ambientale ed artistico.
Leonardo Da Vinci, Donato Bramante e Bernardino Zanale sono soltanto alcuni tra gli artisti che prestarono la loro opera alla decorazione di quello che ancora oggi rappresenta uno dei fiori all’occhiello del turismo lombardo ed italiano in genere.
Visitare il Castello Sforzesco di Milano
Oggi il Castello Sforzesco è sede di numerosi punti di interesse culturale, a cominciare dalla Pinacoteca, che ospita tra gli altri, opere di Antonello da Messina, Gianbattista Tiepolo, Michelangelo, Andrea Mantegna e Lippi.
Tanti anche i musei: il più visitato è sicuramente quello egizio, tra i più belli d’Italia in questo ambito; poi ci sono il Museo preistorico, quello d’arte antica, il Museo del mobile e quello degli strumenti musicali. Molto apprezzata è anche la Biblioteca d’Arte del Castello Sforzesco.
Sotto il profilo archeologico, di notevole rilievo è anche la collezione di reperti raccolti da Carlo Dossi in territorio milanese, risalenti all’epoca paleocristiana e precolombiana. Peccato che molte delle testimonianze storiche in questione non siano esposte al pubblico.
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