Isernia è il capoluogo dell’omonima provincia della regione Molise.

Vanta una popolazione di poco più di 20.000 abitanti e un turismo incentrato sia sulle bellezze storico-artistiche sia sulla natura presente nelle immediate vicinanze.

Dall’Arco di San Pietro alla Cattedrale, passando per l’acquedotto romano e la fontana Fraterna: visitare Isernia regala ai turisti un’esperienza interessante dal punto di vista artistico, senza dimenticare le innumerevoli escursioni destinate agli appassionati di trekking.

A seguire i principali luoghi d’interesse da non perdere a Isernia durante un viaggio di uno o più giorni nella città del Molise.

Cattedrale di San Pietro Apostolo

Una delle principali attrazioni di Isernia è rappresentata dalla Cattedrale di San Pietro Apostolo, realizzata nella prima metà del XIV secolo.

L’edificio religioso sorge sulle fondamenta di un tempio pagano risalente al III secolo a.C., i cui resti sono facilmente localizzabili dai visitatori grazie alla pavimentazione in vetro voluta dagli architetti che ricostruirono la Cattedrale all’inizio dell’Ottocento, dopo l’ultimo violento terremoto che distrusse interamente la chiesa.

La Fontana Fraterna

La fontana Fraterna è uno dei simboli più conosciuti della città di Isernia, oltre a essere considerata una delle fontane più belle di tutta Italia. La sua costruzione risale alla prima metà dell’Ottocento.

La caratteristica principale della fontana è il materiale con cui venne realizzata originariamente: la pietra calcarea appartenente agli altri edifici che in quel periodo erano presenti in città. In totale la fontana Fraterna dispone di sei getti d’acqua, a ciascuno dei quali corrispondono sei colonne circolari.

L’Acquedotto romano

La testimonianza meglio conservata dell’età romana a Isernia è costituita dall’acquedotto romano, la cui costruzione viene datata al III secolo. L’acqua proveniente dall’acquedotto arriva da fuori il centro abitato di Isernia, per poi attraversare la porta nord e raggiungere un pozzo presente all’interno del centro storico. Invece l’acqua presente nelle fontane e nelle abitazioni deriva da un fiume che scorre sotto il centro della città.

L’Arco di San Pietro

Un altro monumento di notevole interesse storico da visitare a Isernia è l’arco di San Pietro. Anche se il nome farebbe pensare il contrario, in realtà il monumento è una torre gotica con un orologio e le campane associate alla Cattedrale di San Pietro Apostolo.

Inoltre in corrispondenza degli archi della torre gotica sono presenti quattro statue, che gli storici dell’arte fanno risalire all’area archeologica del foro romano.

La torre gotica di Isernia è stata costruita alle spalle della Cattedrale.

Il Museo archeologico di Isernia

Il museo archeologico di Isernia è ospitato all’interno dell’ex convento dedicato a Santa Maria Assunta, dove fino alla seconda metà dell’Ottocento risiedevano le monache appartenenti all’ordine benedettino.

Negli anni successivi l’ex monastero fu adibito prima a caserma poi a carcere, fino a quando non è stato recuperato il suo valore storico grazie alla costruzione del museo archeologico.

Un’attrazione da non perdere per chi è interessato a conoscere in maniera più approfondita il passato di Isernia e della regione.

Castelpetroso

Visitare Isernia significa anche scoprire alcune meraviglie situate nelle immediate vicinanze della città. Tra queste si annovera Castelpetroso, ribattezzata da alcuni come la piccola Lourdes del Molise.

Secondo la tradizione, alla fine dell’Ottocento due contadine del luogo testimoniarono le apparizioni della Madonna vicino a una sorgente d’acqua.

Pochi mesi più tardi, un bambino gravemente ammalato (tubercolosi ossea) bevve dalla sorgente e guarì miracolosamente. Da allora sono migliaia ogni anno i fedeli che accorrono in pellegrinaggio, laddove oggi sorge il santuario della Madonna Addolorata.

Carpinone

Un’altra attrazione da non perdere vicino a Isernia è Carpinone, un delizioso borgo medievale racchiuso all’interno di due cinta murarie.

Nella parte alta del borgo si trova il castello Caldora, realizzato intorno all’undicesimo secolo. In origine era stato concepito come una costruzione difensiva, oggi invece è un castello signorile associabile a una residenza del Rinascimento italiano.

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