Il museo archeologico di Napoli è ritenuto uno dei più importanti musei archeologici del mondo. Infatti è visitato ogni anno da milioni di turisti, provenienti da ogni parte del mondo.
L’edificio che attualmente ospita il museo (Palazzo del Real museo) fu costruito nel 1586 su commissione di Don Pedro Giron, viceré di Napoli dal 1582 al 1586.
Alla fine del Settecento il Palazzo fu oggetto di una notevole ristrutturazione che alterò il progetto originario. Anche il museo fu arricchito, in questo periodo, di reperti archeologici provenienti dalla vicina Ercolano, da Pompei e da Stabia.
Durante il Regno borbonico il museo fu denominato “Real Museo Borbonico” ed in seguito accolse al suo interno la collezione privata di Stefano Borgia di Velletri che comprendeva sculture greche e reperti legati al mondo egiziano.
Il vero e radicale cambiamento del museo archeologico di Napoli si ebbe tra il 1863 ed il 1875, quando l’archeologo Giuseppe Fiorelli fece un inventario delle numerose opere del museo. Vennero così create varie sale a seconda del periodo storico.
Oggi il turista potrà ammirare sale riccamente illustrate da materiale didattico video ed audio. Tra le sale possiamo trovare: statue e bassorilievi di età antica, pitture rupestri, epigrafi sia greche che latine (alcune splendidamente conservate), oggetti preziosi (risalenti perlopiù all’epoca romana), monete e medaglie (ricca è la collezione risalente alla famiglia dei Borbone), quadri e sculture di età moderna e rinascimentale (numerose sono le opere degli artisti, sia locali che nazionali, esposti in più sale).
In epoche passate il museo ospitava anche la ricca biblioteca della città, ma dal 1957 fu trasferita nel Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito.
Il museo archeologico di Napoli è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 eccetto il martedì, giorno di chiusura.