Le Grotte di Nettuno si trovano sul versante Nord-Ovest di Capo Caccia, il promontorio di roccia calcarea che si estende sino agli estremi confini nord occidentali della Sardegna.
Nel territorio comunale di Alghero, le grotte furono per caso da un gruppo di pescatori locali nel XVIII Secolo.
Per la loro posizione, l’accesso alle grotte è consentito solo in condizioni ottimali di meto e di mare. Alle grotte si può infatti accedere via mare dal porto di Alghero o da Porto Conte, oppure risalendo oltre 650 gradini nella roccia lungo il massiccio di Capo Caccia, la scalinata nota come Escala del Cabirol, Scala del Capriolo, in Catalano.
Le Grotte di Nettuno sono le più famose della Sardegna, erosioni carsiche che si sono formate oltre 2 milioni di anni fa e che, con certezza, erano utilizzate e abitate dagli uomini primitivi. Il complesso delle Grotte di Nettuno si estende per circa 4 Km ma per sicurezza, solo una parte di accessi sono aperti per le visite turistiche. All’interno delle Grotte di Nettuno si trova il Lago salato di Lamarmora, un lago sotterraneo caratterizzato da formazioni di stalagmiti.
Nelle grotte si aprono poi diverse sale, la Sale delle Rovine, in gran parte rovinata dagli accessi nei primi anni del 1800, la Sale della Reggia, la Sala dei Ciottolini, la Sala delle Trine e Merletti, la Sala dell’Organo e la Tribuna della Musica.
Nelle vicinanze delle Grotte di Nettuno si trovano altre due piccole grotte, la Grotta dell’Altare e la Grotta dei Pizzi e Ricami, l’accesso a queste grotte, oggetto di numerosi studi scientifici ed archeologici per la presenza di graffiti risalenti al neolitico, è consentito solo dopo la richiesta di un permesso speciale.
Per ammirare la rara bellezza di questi capolavori della natura si possono effettuare diverse escursioni guidate e mini crociere via mare.