Olbia, antica capitale del Giudicato di Gallura e stato monarchico sovrano sino al 1296, è la quarta città della Sardegna per numero di abitanti.

Chiamata Terranoa, in lingua sarda e in gallurese, è un noto centro turistico dell’isola, importante per i numerosi siti archeoligici, e metà turistica tra le più importanti della Sardegna per la sua frazione di Porto Rotondo.

Come per gran parte della città più importanti della Sardegna, le origini dei primi insediamenti nell’area di Olbia risalgono al periodo prenugarico tra il 4000 e il 3500 A.C. Al medio periodo dell’Età del Bronzo risalgono numerosi ritrovamenti della civiltà nuragica, dai villaggi, ai nuraghi, ai pozzi sacri.

Dal 7 Secolo A.c. Ad Olbia, come in gran parte della Sardegna passarono i Greci per un breve periodo e poi i Fenici, ma nonostante le origini greche del nome Olbios, le prime musa della città di Olbia sono da attribuire ai punici. I Romani arrivarono nel 238 A.C e con l’Impero la città divenne un importante porto e un centro commerciale molto importante nell’isola.

La storia Medievale di Olbia è caratterizzata dalla presenza del Giudicato, lo Stato retto dal Giudice di Gallura inizio con Manfredi e durò sino all’arrivo degli Aragonesi e poi del regno Sabaudo.

Visitare Olbia

Il turista che visita Olbia potrà quindi ammirare un luogo ricco di storia, dalle Mura Puniche, al Nuraghe Riu Mulinu, dalla Tomba dei Giganti al Tempio di Sa Testa, si possono visitare molti siti archeologici.

Oltre all’imponente Acquedotto Romano, tra gli edifici storici si segnalano il Castello di Pedres e di Sa Paulazza.

Il turismo di mare si concentra soprattutto a Porto Rotondo, località famosa in tutto il mondo, tra il Golfo di Cugnana e il Golfo di Marinella. Ogni anno sono decina di migliaia le presenza turistiche in uno degli angoli più suggestivi dell’isola Sarda.

Exit mobile version