Aritzo è un comune montano della Sardegna.
Il piccolo centro, in provincia di Nuoro, abitato da circa 1400 residenti, sorge a 796 metri di altitudine. La sua posizione panoramica ai piedi del massiccio del Gennargentu ha reso questo comune un apprezzato centro di villeggiatura per apprezzare, sia in inverno che in estate, le tradizioni e la cultura dell’area interna della Barbagia di Belvi.
Aritzo si trova nella parte centrale della Barbagia, una zona che nel Medioevo era territorio del Giudicato d’Arborea uno dei 4 regni indipendenti che si formarono in Sardegna dopo l’Impero Bizantino. Sotto il regno Aragonese Aritzo aveva ottenuto il prestigioso riconoscimento di essere amministrata e controllata da governanti locali eletti dal popolo.
Sin dall’epoca medievale e fino alla seconda guerra mondale, ad Aritzo si commerciava la neve che, protetta in casse di paglia, raggiungeva i luoghi più assolati della Sardegna nel torridi mesi estivi. Il periodo di massimo splendore di Aritzo fu tra il Cinquecento e l’Ottocento, la vivacità economica dell’area è testimoniata dalle molte costruzioni che risalgono a quel periodo.
Al Cinquecento risalgono infatti i principali monumenti cittadini, la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, il Castello Arangino, realizzato interamente in scisto da artigiani locali e le prigioni spagnole di Sa Bovida.
Il centro urbano di Aritzo è inoltre caratteristico per le classiche abitazioni costruite con lo scisto e abbellite da caratteristici balconi di legno.
Il territorio di Aritzo è quello montano, tipico della Sardegna centrale, caratterizzato da distese di boschi di castagno, anche se negli ultimi anni il centro ha perso le sue origini rustiche. Per quanto riguarda infine le tradizioni, in questa area si parla il dialetto classico della Barbagia, lingua originaria dal latino ecclesiastico.
Diversi sono gli eventi legati al folklore e alla promozione gastronomica, dalla Festa di San Basilio di Settembre, alla Sagra delle castagne dell’ultima Domenica di Ottobre.