La costruzione del Palazzo Vecchio, chiamato anche Palazzo della Signoria, fu commissionata nel 1299 dal Comune di Firenze ad Arnolfo di Cambio per ospitare le riunioni politiche ed amministrative dei Priori maggiori: ora è uno dei simboli di Firenze.
Dalla seconda metà del Cinquecento verrà chiamato anche Palazzo della Signoria.
Inoltre, vi furono dei lavori di ristrutturazione e di rifacimento della facciata. Il progetto modificato, che fu opera di architetti di scuola fiorentina, prevedeva una torre alta circa 94 metri.
Affacciandosi dalla torre sull’omonima Piazza della Signoria, la Signoria poteva controllare e prevenire eventuali insurrezioni popolari e tenere la situazione sotto controllo attraverso le guardie che perennemente ispezionavano la torre.
Successivamente il Palazzo Vecchio divenne sede della famiglia granducale dei Medici. Il Vasari apportò non poche modifiche al progetto originario. Infatti il Palazzo divenne una reggia di cui oggi il turista può ammirare le varie sale interne.
Nel Salone del Cinquecento (in origine lo studio di Francesco I), il turista potrà vedere preziosi affreschi ed arredi caratteristici del Rinascimento. Non mancano eleganti lampadari di cristallo e statue raffiguranti divinità pagane. Gli affreschi furono eseguiti da importanti artisti del tempo come il Ghirlandaio, il Bronzino, Francesco Salviati e lo stesso Vasari. Tra le sculture invece possiamo citare il gruppo bronzeo di “Giuditta e Oloferne” di Donatello.
Le superfici esterne del Palazzo Vecchio sono rivestite con il bugnato rustico estratto dalle cave di Boboli (collina di Firenze).
Sono stati numerosi gli interventi di restauro che negli ultimi anni hanno interessato non solo la facciata e la torre, ma anche l’interno del Palazzo.
Va ricordato che il Palazzo Vecchio, con la sua maestosa superficie, rivestiva un ruolo predominante nella vita politica e sociale di Firenze e, nel corso dei secoli, è diventato un simbolo della città.