Macerata è una ridente cittadina delle Marche che, oltre a regalare bellissimi scorci paesaggistici, custodisce numerose ricchezze artistiche tutte da ammirare.
I piccioni di Macerata vengono chiamati ‘pistacoppi’, un curioso nomignolo utilizzato anche per indicare gli abitanti. Altro tradizionale appellativo dei maceratesi è ‘vrugnulù’, che in dialetto significa prugne.
Dopo questa piccola infarinatura possiamo scoprire le bellezze artistiche custodite in questa città.
Lo Sferisterio di Macerata
Uno dei luoghi più iconici e famosi di Macerata è lo Sferisterio, progettato nel 1823 dall’architetto Ireneo Aleandri. Inizialmente l’area fu costruita per ospitare il gioco del pallone col bracciale, una disciplina molto in voga a cavallo tra l’800 ed il ‘900, le cui origini risalgono addirittura al XVI secolo.
Oggi lo Sferisterio, grazie anche all’ottima acustica, è stato riadattato come teatro ed ospita stagioni liriche ed appuntamenti musicali di grande interesse internazionale. Uno dei più importanti è l’evento del 20 agosto che si rinnova annualmente e richiama i più grandi artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Palazzo Ricci
Gli amanti dell’arte e soprattutto della pittura troveranno pane per i loro denti al Palazzo Ricci, uno dei più famosi ed importanti di Macerata.
Il palazzo ospita una ricchissima pinacoteca dove si possono ammirare i quadri dei più importanti artisti del ‘900, tra cui spiccano Ligabue, Carrà, De Chirico, Fontana, Morandi e tutti i principali esponenti del futurismo italiano.
Palazzo Buonaccorsi
Sempre restando in tema di arte, merita assolutamente una visita il Palazzo Buonaccorsi che ospita i Musei Civici, il Museo della Carrozza e la biblioteca Amedeo Ricci.
L’area è stata completamente restaurata per assicurare una visita completa e piacevole.
Il Museo della Carrozza ad esempio è un vero e proprio viaggio nel tempo in quanto le varie carrozze, rigorosamente restaurate, sono esposte in ordine cronologico per raccontare come si sono evolute nel tempo e come si viaggiava nelle diverse epoche. Ad impreziosire la visita ci sono i fastosi ed opulenti interni in stile rococò e barocco ispirati alla mitologia.
La Chiesa di Santa Maria delle Vergini e la leggenda del coccodrillo
Macerata è conosciuta anche come la città di Maria, quindi sono numerose le chiese e gli edifici religiosi presenti. Una delle più famose che attira maggiormente la curiosità dei turisti è la Chiesa di Santa Maria delle Vergini. Il santuario mariano sorge al di fuori delle mura della città e custodisce imponenti opere d’arte come la tela del Tintoretto.
La chiesa è famosa anche per la leggenda legata al coccodrillo imbalsamato e visibile vicino alla cappella della Madonna.
Si racconta che alla fine del ‘500 un coccodrillo comparve in prossimità del fiume Chienti iniziando a divorare tutti gli animali che gli capitavano a tiro. Un giorno catturò un bambino ed il padre del piccolo inseguì l’animale. Invocò quindi l’aiuto della Madonna e riuscì a trafiggere il coccodrillo con un forcone salvando il figlio.
La bestia fu quindi imbalsamata e collocata con un gancio su un arco della navata sinistra della chiesa ed ancora oggi è visibile.
La Torre Civica
Il nostro tour virtuale si conclude alla Torre Civica che svetta nel cuore della città, in piazza della Libertà. Salendo in cima alla torre si può godere di un panorama mozzafiato che abbraccia il mare, l’entroterra e tutto il centro storico di Macerata.
Sulla facciata della torre si staglia l’imponente orologio planetario da cui ogni giorno, alle 12 ed alle 18, si può ammirare lo spettacolo del carosello dei Re Magi adoranti la Vergine col Bambino.
L’orologio astronomico di Macerata inoltre è l’unico al mondo che riporta nel quadrante le fasi lunari ed il movimento dei pianeti.