Uno dei monumenti-simbolo di Roma è senza dubbio il Colosseo, il più famoso anfiteatro romano al mondo, con una capienza di oltre 50 mila spettatori.
L’inizio della costruzione del Colosseo risale al 72 d.C. per volere di Vespasiano, ma fu inaugurato sotto il regno di Tito nell’80 d.C.
Lo scopo principale della costruzione dell’anfiteatro era lo svolgimento dei incontri dei gladiatori. Si trattava di una lotta tra due uomini, che si concludeva con la morte del più debole (molte volte decisa dal pubblico). Le suddette gare richiamavano sempre molte persone, appartenenti alla nobiltà romana. Naturalmente il Colosseo si prestava anche a rappresentazioni teatrali sulla mitologia greca e a spettacoli di caccia.
Dopo un periodo di rigoglio e di splendore, il Colosseo conobbe a partire dal 523 d. C. un periodo di declino e di abbandono. Non furono più allestiti spettacoli e l’intera struttura venne adibita come deposito di materiali per costruzioni.
La facciata esterna è in travertino ed è alta circa 49 metri con quattro livelli di arcate. Durante tutto l’Impero romano, il Colosseo ha avuto bisogno di vari restauri dovuti ad incendi (dolosi) che spesso divampavano all’interno.
Il Colosseo, come tutto il centro storico di Roma, è inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità da parte dell’Unesco.