Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, i Trulli di Alberobello si trovano in provincia di Bari.
Si tratta di antiche abitazioni di pietra costruite a secco risalenti al XVI Secolo. Secondo ricostruzioni storiche, questa tipologia di costruzione ha origini preistoriche ed è unica di questa zone centro meridionale della Puglia.
Nonostante la presenza di molti siti archeologici con resti molto antichi, non esistono trulli molto vecchi in quanto dopo la distruzione di un trullo si era soliti ricostruirne uno nuovo ripartendo da zero senza effettuare riparazioni o interventi di ricostruzione.
La denominazione trullo, in italiano, è stata recuperata dal termine greco antico Trulos, ossia cupola, nel dialetto della Valle d’Itria, infatti, questa tipologia di costruzione viene definita Casedda.
I Trulli rappresentano un preistorico modello di abitazione modulare costruita in serie, una singola abitazione a pianta circolare costruita con muri a secco di grande spessore.
Le grandi dimensioni delle murature riducono gli spazi interni, altro particolare costruttivo caratteristico è la quasi totale assenza di apertura, tranne che per un foro centrale per il ricambio dell’aria. Costruiti per mantenere il caldo durante l’inverno e per conservare il fresco durante la stagione calda, le spesse mura dei Trulli sostengono una cupola autoportante.
I trulli di Alberobello rappresentano l’abitazione tipica dei contadini dell’Altopiano della Murgia, la zona tipica di queste abitazione coincide infatti con la Valle d’Itria e con una vasta zona nota come la Murgia dei Trulli.
Abitazioni ad un solo piano, a partire dai primi anni del Novecento sono stati ampliati con una soppalcatura, soluzione che consentiva alle famiglie più numerose di aumentare lo spazio per poter vivere in casa.
Oggi la zona di Alberobello è una delle principali mete di attrazioni turistica della Puglia, nei Trulli si trovano negozi caratteristici e piccole strutture ricettive che accolgono il turista che visita la zona della Murgia.