Quale bici scegliere a seconda dell’utilizzo?

Sta arrivando la bella stagione: giornate più lunghe, temperature più calde… torna la voglia di muoversi e magari di andare in bici. In questo articolo vediamo le varie tipologie di biciclette che troviamo sul mercato e a quale tipo di utilizzo possono essere adatte.

In articoli successivi vedremo come attrezzare le bici per il cicloturismo classico o per il bike packing, in modo da esser pronti per nuove avventure lungo le strade o lungo le ciclovie italiane (ma non solo, ovviamente).

I componenti della bici

Per comprendere i vari tipi di bicicletta  dobbiamo innanzitutto comprendere quali sono i vari componenti da cui è composta una bicicletta.

Dal 1791, anno in cui Mède de Sivrac realizza il suo “celerifero“, l’antenato delle nostre bici attuali, se ne è fatta di strada: i materiali hanno subito una incredibile evoluzione (alluminio, carbonio, titanio) portando alla costruzione di bici sempre più leggere e performanti, che possono affrontare sia le tranquille strade cittadine che complicate discese giù per le montagne.

In sintesi (approfondiremo in altri articoli le varie componenti) una bici è costituita da:

  • Un telaio, l’elemento portante di forma generalmente triangolare, realizzato in materiali come alluminio, acciaio o carbonio;
  • Un sistema di trasmissione, formato da pedali, pedivelle, un movimento centrale, la guarnitura, la catena, il pacco pignoni;
  • Lo sterzo;
  • Le ruote;
  • Un impianto frenante;
  • Il sellino;

Nel acquistare (o modificare) una bicicletta dobbiamo tener conto di ognuno di questi elementi, ponendoci una “semplice domanda”: per cosa mi servirà la bici? Quale sarà l’utilizzo primario che vorrò fare con la mia nuova bicicletta?

bici in montagna
Escursione in montagna con delle MTB – Foto di moerschy da Pixabay

Una bici da uso cittadino è completamente diversa da una Mountain Bike studiata per le down-hill, dotata di doppia ammortizzazione, freni a disco maggiorati e telaio dalla geometria dedicata. Sono due mondi completamente diversi, che necessitano di bici completamente diverse.

Non esiste la bici perfetta per tutti gli utilizzi: tanti appassionati ne hanno di diverse, a seconda dell’utilizzo. Bici da corsa, per andare veloci per le strade, MTB, per affrontare percorsi sterrati…

A seconda dell’utilizzo per cui una bici è stata pensata diversi saranno i suoi componenti e la geometria del suo telaio.

I tipi di bicicletta

Proviamo a creare una lista di tipologie di bicicletta:

  • Bici da città o da passeggio, le CityBike;
  • Bici da corsa;
  • MTB, Mountain Bike;
  • Le bici “Gravel”;
  • Le Fat bike;
  • BMX;
  • Le Cargo bike;
  • Le Bici da DownHill;
  • Bici pieghevoli;

La prima distinzione che dovremmo è sul tipo di trazione: vogliamo una bici elettrica o una esclusivamente muscolare, che si muove ? La bici elettrica sta rivoluzionando il modo di muoversi, in quest’altro articolo abbiamo visto le varie caratteristiche di una bici elettrica o e-bike.

La bici da corsa

Apriamo questa carrellata di tipologie di bici con una immagine storica, di uno dei più grandi ciclisti italiani Fausto Coppi, in sella alla sua bicicletta da corsa della Bianchi: il binomio Coppi e Bartali rimarrà per sempre immortale nel mondo del ciclismo non solo italiano, ma di tutto il mondo.

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E’ grazie alle imprese (e alla relativa risonanza mediatica) di campioni come Coppi e Bartali  (e al loro antagonismo) e prima ancora Girardengo e gli “altri” del ciclismo eroico che il ciclismo su strada, complice anche la fine della Seconda Guerra Mondiale, si diffonderà tra un sempre maggiore numero di appassionati, portando a una evoluzione nei materiali e nelle geometrie dei telai.

Una moderna (e leggera) bici da corsa da strada con il telaio in carbonio della Sava

L’obiettivo principale di chi utilizza le bici da corsa, sia che sia un amatore che un agonista, è quello di correre, di andare veloce, di tenere una velocità media la più alta possibile, sia nei tratti dritti, che nelle salite e nelle discese.

Una bici da corsa sarà leggerissima, in carbonio possibilmente, con dei freni a disco e un manubrio ” a corna”, che garantisce la massima aerodinamicità possibile. I pedali saranno a sgancio rapido, il più leggeri possibili, studiati per il fissaggio di scarpe da bici specificatamente realizzate.  I battistrada saranno sottili, adatti esclusivamente per tratti di asfalto: buche e asperità eventualmente presenti sul manto stradale saranno da evitare accuratamente.

La City bike

Se volete utilizzare la bici come mezzo di trasporto, per andare in ufficio o per utilizzi cittadini consigliamo sicuramente una City Bike elettrica. Sono bici generalmente economiche, dotate di portapacchi posteriore, parafanghi, ruote molto sottili con copertoni stradali, faro anteriore e posteriore, un comodo sellino e, spesso, un campanello da bici per avvisare che stiamo per “farsi strada”.

Non sono dotate di ammortizzatori: visto l’utilizzo prettamente stradale sarebbero inutili.  Sono bici adatte per andare al lavoro o per andare a fare la spesa, generalmente con il telaio realizzato in alluminio.

Posteriormente il pacco pignoni è semplice, con pochi pignoni: difficilmente si affronteranno grosse salite in città, a meno che non abitiate in paesi di collina o montagna. In questo caso la presenza di rapporti “leggeri” o di un motore elettrico diventano di sicuro aiuto o addirittura indispensabili.

Una City bike da uomo della Alpina

Le Mountain Bike

La “Mountain bike” o “bici da montagna” è un tipo di bici che, grazie alle ruote dotate di larghi battistrada, forcelle ammortizzate e un ampia gamma di “velocità” permette di affrontare praticamente tutti i terreni, dai ripidi sentieri alle strada asfaltate. Se con una city bike siamo limitati alle strade cittadine con la MTB non avremo limiti legati al terreno da affrontare.

I primi modelli di MTB risalgono alla fine degli anni ’70 : da qui in poi c’è stata una continua diffusione di questa tipologia di mezzo, con, in contemporanea, una evoluzione dei materiali. Nel 1985 la Cinelli, fabbrica italiana di biciclette, porta sul mercato del ciclismo quella che per molti “precursori” sarà la prima MTB: il Rampichino (e a chi scrive ora sta scendendo una lacrimuccia nostalgica, ripensando alle pubblicità della Rampichino in quella bellissima rivista che era Airone..)

Una MTB in carbonio della Sava : freni a disco, forcella ammortizzata e telaio in carbonio.

Nelle MTB moderne troviamo forcelle ammortizzate (MTB di tipo front) o biammortizzate (full), usate per discipline sportive come l’enduro o il down-hill (gare esclusivamente in discesa). I freni sono a disco (in quelle più economiche ancora di tipo vbrake), in modo da garantire una ottima frenata. I materiali più diffusi sono l’alluminio, ma anche acciaio e carbonio.

Una MBT economica della Schiano: forcella ammortizzata, freni v-brake (e non a disco) e una guarnitura anteriore con 3 corone.

Nella guarnitura troviamo generalmente una o due corone  (nelle MTB vecchie o economiche 3) che, con il pacco pignoni posteriore, garantiscono un gran numero di rapporti diversi. La tendenza attuale è quella di avere esclusivamente una corona anteriore, in modo da eliminare il deragliatore anteriore con il suo cavo e leva. Maggiore leggerezza, semplicità e una corona messa in posizione più alta, il che permette di superare più facilmente ostacoli senza che la corona sbatta e i denti si danneggiano.

Le bici Gravel

Se vediamo una bici di tipo gravel a prima vista potremmo scambiarla per una bici da corsa: un manubrio a corna, delle ruote con dei battistrada sottili… ma non facciamoci ingannare!

Una bici gravel nasce con uno scopo completamente diverso da una bici da corsa: percorrere lunghe distanze, in comodità, sia su asfalto che su ghiaia o semplici sterrati, magari attrezzando la bici con borse e accessori per il bike-paking. Sempre più appassionati scelgono questa tipologia di bici per le loro gite o i loro viaggi.

La Triban GRVL 900 TI una bici gravel commercializzata da Decathlon.

 

Le Fat Bike

Le fat bike sono delle bici molto particolari, usate in situazioni estreme: le loro ruote “grasse” permettono di affrontare infatti percorsi innevati, fangosi o sabbiosi, come spiagge o dune. Possono essere sia a trazione muscolare che elettrica, dotate o meno di forcella anteriore ammortizzata (le grosse ruote fanno già da ammortizzatori).

Una imponente fat-bike: le sue ruote grosse non possono passare inosservate!

La Graziella

Nel 1964, dal progetto creativo di Rinaldo Donzelli, nasce la Graziella: questa bici diventerà un “mito”, un riferimento  per gli spensierati anni ’60. Una bici pieghevole, che può essere portata, piegata in macchina, anche in vacanza. Non è sicuramente una bici adatta alle salite o alle lunghe gite cicloturistiche: è la bici da “casa al mare”, da brevi tratti in pianura.

La Graziella “”Metro” (modello nuovo della Bottecchia)

Un mito che, grazie alla Bottecchia e allo Studio di Varese, torna nuovamente sulle strade, con un nuovo design (attento ovviamente a quello “classico”) , un cambio a 6 velocità e sempre il telaio pieghevole.

 
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