Le giornate si allungano e si sente già il profumo dell’estate, delle passeggiate e delle vacanze. Si potrà andare al mare quest’estate dopo l’emergenza Coronavirus?

Come cambierà il nostro modo di vivere le spiagge? Al vaglio ci sono tante ipotesi, tante strategie per promuovere il distanziamento sociale, tante idee e alternative più o meno condivisibili. La verità però è che, per adesso, non sappiamo come evolverà la situazione.

Cosa si potrà fare e cosa no. Speriamo che la fase acuta della pandemia Covid-19 sia alle nostre spalle, ma siamo all’inizio della fase 2 che è un vero banco di prova. Solo tra una decina di giorni sapremo se tutto sta procedendo nella direzione giusta.

Guardare avanti è sempre la strada giusta e quindi ben vengano le proposte, le strategie e le possibili soluzioni per vivere il mare quest’estate con serenità e sicurezza. La regola più importante che tutti dovranno rispettare sarà quella del distanziamento sociale: non si può rischiare di far circolare liberamente il virus.

Distanziamento sociale in spiaggia

Quali saranno le precauzioni utilizzate per garantire la sicurezza dei vacanzieri? Vediamone alcune:

  • Le strutture balneari devono garantire una distanza minima di 4 metri tra un ombrellone e l’altro, e lo stesso si dovrà prevedere anche nelle spiagge libere.
  • Gli accessi alle spiagge saranno contingentati per evitare gli assembramenti. La distanza tra i lettini dovrà essere di due metri e si dovrà indossare la mascherina quando ci si allontanerà dalla propria area.
  • I bar non faranno servizio al banco, ma si potranno fare delle ordinazioni che verranno portate direttamente nel proprio ombrellone.
  • Stessa cosa per il pranzo, che si consumerà sotto l’ombrellone con posate e stoviglia usa e getta, speriamo con l’obbligo che siano almeno riciclabili.
  • Le spiagge e le strutture balneari saranno soggette a turni di pulizia, disinfezione e sanificazione, e lo stesso si dovrà fare anche con gli ombrelloni, le sdraio e i lettini e poi bagni, docce e ambienti comuni.
  • L’ipotesi delle strutture in plexiglass per isolare i singoli nuclei familiari non è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte delle regioni, perché con il caldo si rischia si esasperare una situazione già delicata.
  • Altre ipotesi più sostenibili sono invece le piattaforme galleggianti con lettini e protezione per il sole e i termo scanner all’ingresso delle spiagge per controllare la temperatura.
  • Presenza di steward per l’accoglienza e l’accompagnamento dei clienti in spiaggia e a un accesso limitato e con turni per garantire a tutti il relax in sicurezza.
  • Sono state accolte favorevolmente anche le app e i braccialetti per tracciare le presenze ed evitare gli assembramenti e per prenotare in anticipo la propria giornata al mare.

Nelle prossime settimane arriveranno le direttive del Governo e delle Regioni, ma sarà certamente un’estate diversa dalle altre.

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