Come saranno le vacanze in montagna dopo il Coronavirus?
La montagna è un luogo di pace e di tranquillità e dopo l’emergenza Covid-19 potrebbe essere un’ottima meta per ritrovare un po’ di normalità.
Anche i rifugi e tutte le strutture di montagna devono adeguarsi alle direttive del Governo per garantire il distanziamento sociale ed evitare gli assembramenti, sia quelli casuali che quelli volontari di chi prova ad aggirare il sistema.
Rifugi e distanziamento sociale
Le gite in montagna e i weekend nei rifugi sono certamente una valida alternativa alle gite al mare o in città, ma bisognerà organizzarsi e garantire la massima sicurezza, sia per gli ospiti che per i lavoratori.
I rifugi potranno essere utilizzati ma limitando i posti letto e il numero delle persone che vi si appoggiano.
Si potrà rimediare prevedendo dei posti in tenda, fuori dal rifugio, in modo da mantenere le distanze in piena sicurezza.
Potrebbe essere utile anche prevedere appunta o un servizio per gestire delle prenotazioni e consentire a tutti di trascorrere qualche giorno in natura, almeno nei luoghi più famosi e gettonati.
Escursioni e gite
Le gite con tante persone, gli spostamenti in mini bus o le escursioni affollate non saranno più possibili, ma si potranno certamente prevedere queste esperienze per gruppetti ristretti e con spostamenti con mezzi privati.
Le escursioni in montagna si possono anche rimodulare, prevedendo più itinerari e percorsi in modo che ognuno possa scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Questo permetterà di avere gruppi più ristretti ma più guide in servizio che potranno finalmente tornare a lavorare. Educazione e buon senso sono e saranno fondamentali per godere a pieno della natura e passare una giornata rilassante all’aria aperta.
Il turismo è uno dei settori più in difficoltà in questo momento, ma con piccoli accorgimenti e strategie legate al territorio, è possibile rilanciarlo e salvare questa stagione sicuramente anomala, ma che potrebbe essere anche di riscoperta.