Jurassic park italiani: alla ricerca di dinosauri e fossili in Italia

E’ uscito nelle sale in questi giorni “Jurassic World – Il dominio“, sesto capitolo della saga dei film del mondo nato dal primo Jurassic Park del 1993, film campione di incassi   diretto da  Steven Spielberg tratto dal omonimo romanzo di Michael Crichton. Non parleremo della trama di questo nuovo film  ma lo useremo come pretesto per affrontare un articolo dal tema: “Quali sono i Jurassic Park italiani?“.

Quali sono le località fossilifere, i parchi a tema o i musei in cui è possibile “vedere” fossili di dinosauri (ma non solo), in Italia? La paleontologia è quella affascinante branca delle scienze naturali dedicata allo studio degli essere viventi del passato (e del loro ambiente), esseri giunti a noi tramite le testimonianze dei fossili. Chi di noi, da bambino (ma anche da adulto..) non è rimasto affascinato davanti al fossile di un ammonite o davanti lo scheletro di qualche grosso predatore del passato conservato in un museo?

In Jurassic Park uno dei protagonisti principali era proprio un paleontologo, Alan Grant, e una paleobotanica, Ellie Sattler: dopo questo film (e gli altri) la paleontologia ha goduto di un nuovo interesse, portando sempre più persone a interessarsi a questo tipo di studi.

Prima di arrivare ai musei italiani in cui vedere  fossili di dinosauri partiamo dalle località fossilifere.

I giacimenti fossiliferi di Bolca

La località di Bolca, in provincia di Verona, è conosciuta in tutto il mondo dagli appassionati di fossili grazie al gran numero e all’ottimo stato di conservazione di fossili ritrovati, fossili sia di animali (250 specie diverse!) che di piante (270 specie rinvenute, tra alghe, fanerogame, palme e piante tropicali).

L’ambiente fossilizzato di Bolca appartiene a un ambiente lagunare tropicale: troveremo quindi fossili di pesci, di crostacei, di molluschi, di rettili, di insetti e qualche piuma d’uccello.

E’ possibile ammirare i fossili di Bolca nel Museo dei Fossili di Bolca e nella cava della Pesciara. Altre informazioni sul museo nel sito del Museo dei fossili.

A Bolca non troveremo scheletri di dinosauri ma, se vi siete appassionati di paleontologia e dinosauri, questa è sicuramente una meta imperdibile!

Orme di dinosauro.. in Trentino, sul monte Zugna!

Immaginiamoci un mare, il mare di Tetide, e  branchi di dinosauri, di varie dimensioni, che, lungo le sue spiagge, si spostavano in branchi lasciando le loro profonde orme nella sabbia. Quelle orme, fossilizzatesi, sono giunte sino a noi e costituiscono una importantissima testimonianza di come gli animali di allora si muovevano: è possibile vederle sui lastroni lungo le pendici  del Monte Zugna, presso Rovereto, in Trentino.

Su dei ripidi lastroni di roccia risalenti a 200 milioni di anni fa (periodo Giurassico quindi) sono state trovate centinaia di orme di dinosauri, sia carnivori che erbivori. E’ possibile visitare la località liberamente, utilizzando un sentiero attrezzato realizzato per preservare il sito paleontologico, o tramite visite guidate. Ulteriori informazioni nella pagina della Fondazione del Museo civico di Rovereto

Il primo dinosauro italiano: Ciro!

Nel 1981 a Pietraroja, in provincia di Benevento, un appassionato di fossili, Giovanni Todesco,  farà quella che, negli anni, si rivelerà come una scoperta molto importante non solo per la paleontologia italiana ma per tutto il mondo della paleontologia: rinviene il fossile di un piccolo teropodo (un carnivoro ad andatura bipede), dotato di zampe anteriori dotati di artigli e, caso veramente unico, provvisto ancora di organi interni e fasce muscolari.

Il fossile del dinosauro Ciro (Scipionyx samniticus)

A questo cucciolo di dinosauro (Scipionyx samniticus), dalla presunta età di 4-5 settimane, venne dato il nome di “Ciro”, il primo dinosauro italiano. Se Ciro fosse cresciuto avrebbe raggiunto dimensioni più ragguardevoli, intorno ai 2 metri di lunghezza.

Nel 1993 Giovanni contatta il museo di storia naturale di Milano e nel 1998 viene pubblicato il lavoro scientifico di Cristiano Dal Sasso e Marco Signore, che hanno analizzato il reperto: Ciro” verrà chiamato Scipionyx samniticus, una nuova specie di dinosauro teropode.

Ciro visse 2 milioni di anni fa, nel basso Cretaceo: per sapere dove si trova Ciro e dove è possibile vederlo segnaliamo la “sua” pagina facebook .

Antonio e Bruno, due dinosauri italiani

Se a Rovereto abbiamo visto le orme fossili dei dinosauri ora è ora di vederne due “dal vivo“, visibili nel museo di Scienze naturali di Trieste e rinvenuti nel sito paleontologico di Duino: vi presentiamo Antonio e Bruno, due adrosauri perfettamente conservati.

Antonio, alto quasi un metro e lungo 4 m, il primo dinosauro a essere stato rinvenuto nel 1994, è, a livello mondiale, uno dei  dinosauri meglio conservati: è stato trovato lo scheletro completo e quindi, quello che si vede esposto al museo, non è un “assemblaggio” di ossa di diversi reperti, ma di un unico animale.

Nel sito di Duino (vicino all’omonimo castello di Duino), situato in una ex cava tra Duino e il Villaggio del pescatore, sono stati rinvenuti diversi tipi di fossile, di pesci, di crostacei e di coccodrilli. Qui è possibile vedere una ricostruzione di Antonio.

 

 

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