Il Bel Paese – nominativo di cui l’Italia si fregia per essere un concentrato di bellezze artistiche e varietà di paesaggi – non sarebbe lo stesso senza la sua buona cucina e la sua straordinaria produzione agroalimentare. Ogni regione vanta una ricca offerta enogastronomica, tra vini di pregio, formaggi che stuzzicano il palato, specialità di pane ineguagliabili e salumi, che negli antipasti o nei panini si apprezzano in tutta la loro fragranza di sapori.
In questo articolo andremo a scoprire una regione ricca di paesaggi incantevoli come la Lombardia. Il suo capoluogo, Milano, città dinamica e vibrante, vanta anche un’eccezionale arte salumiera. In questo articolo, infatti, parleremo di uno dei più noti e amati prodotti di questa specializzazione meneghina. Se l’argomento ti interessa, continua a leggere e scopri il salame Milano e alcune delle sue interessanti caratteristiche.
Come si contraddistingue il salame di Milano
Come detto l’Italia è un mosaico di sapori tipici: esprimono i pregi dei territori di produzione e le tradizioni che ne hanno sviluppato una qualità unica nel suo genere. Fra questi capolavori del gusto, non si può non citare il salame Milano.
Questa specialità norcina si caratterizza per una forma cilindrica e un diametro generalmente non inferiore ai 10 centimetri, che dà origine a fette generose e ideali per farcire i panini più fragranti.
Curiosità su un capolavoro della salumeria italiana
Il salame milanese viene chiamato anche “crespone”, per via del suo caratteristico budello ricavato dal suino. Questa prelibatezza, inoltre, viene creata con una sapiente composizione di carni suine e bovine.
Si può riconoscere questa specialità per il suo inconfondibile colore rosso rubino, indicatore della stagionatura del prodotto fatta a regola d’arte, e il suo profilo gustativo strutturato, dato da un bilanciato quantitativo di spezie fra sale e pepe.
A dispetto del nome, che come detto fa riferimento al capoluogo lombardo, questa specialità di salumeria è frutto della creatività e dell’ingegno dei contadini della bassa milanese e di alcuni produttori di Rho, che ne hanno dato uno sviluppo notevole fino a farlo giungere oltreoceano.
Da prodotto artigianale e legato ai cicli stagionali, il salame di Milano nel tempo è diventato un prodotto disponibile tutto l’anno e che allieta il palato di grandi e piccoli con fette che sprigionano un sapore irresistibile, meglio se accompagnate a una buona e fresca michetta, il più tipico dei pani milanesi.
Alla scoperta di Colombano al Lambro
Come detto il salame di Milano prende il nome dalla città più importante della sua zona di produzione, ma ha origini nella bassa milanese, e più precisamente nel bellissimo borgo di Colombano al Lambro. Questo piccolo paese, a metà strada fra le provincia di Lodi e Pavia, è rimasto pressoché intatto nel suo impianto medievale, complice la presenza del suo castello di Federico Barbarossa risalente al 1164.
Si pensi che il paese, per il romanticismo che lo contraddistingue e per la straordinaria quantità di risorse naturali che lo circonda, è stato lodato dal celebre poeta Francesco Petrarca, che qui vi trovò una fonte di ispirazione per la sua produzione letteraria. Se si è alla ricerca di emozioni fuori città e si vuole intraprendere un’esperienza a contatto con la natura e i ritmi lenti di una volta, a Colombano al Lambro si hanno a disposizione tante idee per ristorarsi e rinfrancarsi.
È possibile ad esempio partecipare ai percorsi di degustazione organizzati presso le cantine sparse nel territorio, dove assaggiare il Colombano al Lambro DOC, pregiato e rinomato vino rosso lombardo (declinato sia nella versione fermo che frizzante) insieme a un’immancabile michetta con del buon salame Milano. Si può anche partecipare ad escursioni naturalistiche che porteranno alla scoperta di fiumi e boschi che rendono questo angolo di Lombardia un ecosistema naturale a cielo aperto.