Il Natale: alla scoperta delle origini di questa festività religiosa
Il Natale è sicuramente una delle festività più amate e celebrate in tutto il mondo, sia da chi è profondamente credente ma anche da chi non lo è: in questo articolo scopriremo le origini del Natale inteso sia come festa religiosa ma anche come ricorrenza pagana.
Durante il periodo natalizio, che va da tutto il mese di dicembre fino all’Epifania “che tutte le feste porta via“, è sicuramente un periodo magico, grazie alla presenza di luminarie, alberi di Natale, decorazioni, mercatini natalizi e specialità culinarie del periodo (sicuramente dicembre non è un mese adatto per mettersi a dieta..), in primis dolci come il panettone e il pandoro.
E’, per gli amanti della montagna e degli sport invernali (lo sci da fondo, lo sci da discesa, lo snowboard ma anche le più abbordabili passeggiate in montagna con le racchette da neve o ciaspole) il periodo in cui si trascorre, generalmente, la classica “settimana bianca”, nelle località sciistiche o, perché no, nelle città d’arte o in altre mete non legate necessariamente al freddo e alla montagna (una bella settimana bianca ai tropici? perché no!).
Il significato del Natale per i cristiani
Nella tradizione cristiana con il Natale si vuole celebrare la nascita di Gesù nella città di Betlemme (ora la città di Betlemme è la capitale dell’omonimo governatorato, uno dei 16 in cui viene diviso lo stato della Palestina) da Maria, moglie di Giuseppe: la tipica raffigurazione di questo avvenimento, annunciato dall’angelo Gabriele, è di Gesù bambino in una culla in una grotta, con il bue e l’asino e con i Magi.
Questi elementi sono stati aggiunti successivamente, nei vangeli apocrifi (testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di Gesù Cristo ma che sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiana).
Di pari importanza è la celebrazione della Pasqua, giornata che celebra la resurrezione di Gesù.
Il 25 dicembre, Natale, è veramente la data di nascita di Gesù?
Il Natale è una festa che ricorre annualmente il 25 dicembre, data che è stata associata alla nascita di Gesù: ma il 25 dicembre del “anno 0” (anno zero) è realmente la data di nascita di Gesù Cristo (qui ci stiamo ovviamente rivolgendo ai credenti) ? In realtà no: non ci sono riferimenti certi ne storici ne nei Vangeli di Marco, Luca, Giovanni e Matteo ne in altri documenti.
Se non ci sono riferimenti nei vangeli al 25 dicembre, nemmeno sull’anno ci sono certezze: Erode il Grande era re in Israele al tempo della nascita di Gesù ma è morto già nel 4 a.C. e non nell’anno 0, per cui il periodo dal 7 al 4 a.C. può essere considerato come il tempo della nascita di Gesù e non sicuramente l’anno 0.
I vari tentativi di dare una data precisa alla nascita di Gesù sono successivi all’epoca apostolica: il 25 dicembre è una data proposta da Ippolito di Roma, nel III secolo D.C : una data decisa dalla Chiesa in opposizione alla festa pagana del Natalis solis invicti del 25 dicembre.
Il 25 dicembre è infatti una data simbolica che si collega al solstizio d’inverno e alla festa del Sol Invictus, divinità solare di Emesa, introdotta, intorno al 270, dall’imperatore Aureliano. In onore di Emesa Aureliano aveva fatto costruire un tempio nel Campus Agrippae, l’attuale piazza romana di San Silvestro.
Quindi non ci resta che accettare questo fatto: il 25 dicembre non è la vera data di nascita di Gesù, ma una data “di comodo”, data che però non toglie assolutamente l’importanza religiosa e simbolica del Natale.
Il 25 dicembre è una data infatti che ricorre in diverse culture come fine del periodo di buio per un periodo di rinascita, con la luce del sole che “vince” il buio per portare fino alla primavera.
Dopo aver compreso che il 25 dicembre è una sorta di “data di comodo” dal profondo e innegabile significato cerchiamo di comprendere l’origine di due importanti simboli del Natale, come l’albero di Natale, il presepe, Babbo Natale e il panettone, tutti elementi che rendono questo periodo più magico.