La storia del presepe: dal primo presepio ai presepi viventi

Quando pensiamo al Natale (lo sapevi che il 25 dicembre non è la vera data di nascita di Gesù ?) il pensiero va a tutta una serie di usanze e tradizioni che nascono molto tempo fa: addobbare l’albero di Natale con decorazioni e luci, scambiarsi dei doni e, sicuramente, creare un presepe che ricrei il momento della Natività di Gesù, con la classica stalla o una grotta in cui in una mangiatoia troverà spazio Gesù bambino, circondato da Maria, Giuseppe e dagli animali presenti nella stalla (come gli immancabili bue e l’asinello).

Cos’è il presepe ?

Artisticamente il presepe è una rappresentazione della nascita di Gesù realizzando, di fatto, un diorama (cioè una ambientazione di scala ridotta che riproduce ambientazioni di vario genere) che vuole rappresentare la Natività.

All’interno del presepio troviamo vari personaggi e ambientazioni : all’interno della grotta o della stalla trova rifugio Gesù nella sua mangiatoia che fa da culla (da mettervi alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre), con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello,  i pastori, le pecore.

I Re Magi vengono avvicinati al cospetto di Gesù nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Se volete inserirli già prima nessun problema: basta metterli “tra le montagne” del vostro presepe, magari a dorso dei cammelli o dei cavalli, magari in una scala più piccola rispetto a quelli che metterete al cospetto di Gesù bambino. Cosa portano i Re Magi (tradizionalmente in numero di tre) per celebrare la venuta in terra del figlio di Dio? Oro, incenso e mirra (una resina dalle proprietà antisettiche e antibatteriche), simboli di rispetto e di regalità.

Oltre ai protagonisti della Natività poi ci sono tutti gli altri “attori non protagonisti” che renderanno l’ambientazione più bella e realistica: dai vari artigiani, ai pastorelli, bambini e animali che popoleranno il vostro presepio.

I materiali con cui vengono realizzate sia le casette che le varie statuine sono molto vari: generalmente sono realizzati in plastica o legno. Nei presepi artigianali le statuine vengono realizzate invece a mano, in terracotta o altre materiali, e dipinte singolarmente a mano: delle vere, piccole, opere d’arte!

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Si dice presepe o presepio ?

Chiariamo subito una cosa: dire presepe o presepio è la stessa cosa e entrambi termini sono corretti.

Il termine presepe è derivato dal poeta Virgilio, termine che sta a indicare la stalla, mentre il termine “presepio” rimanda alla mangiatoia presente nella stalla.

Nel Vocabolario dell’Accademia della Crusca, nelle sue prime tre edizioni (1612) troviamo solamente il termine presepio, termine che sta a indicare sia stalla che mangiatoia. Sarà solo successivamente, a partire dalla quarta edizione (1729) che vengono usati i due termini, presepe e presepio, per indicare o la stalla o la mangiatoia.

Rimandiamo a questo interessante articolo “Si dice presepe o presepio?” sul sito dell’Accademia della Crusca per ulteriori approfondimenti sui due termini.

Il primo presepe: il presepe di Greccio

Il presepe è sicuramente un simbolo religioso, cristiano: ma sapete quando è stato allestito il primo presepe e da chi è stato voluto?

Le prime rappresentazioni della Natività sono state pittoriche: la più antica rappresentazione della Vergine con Gesù Bambino è presente a Roma, nelle Catacombe di Priscilla sulla Via Salaria e risale al II secolo.

La prima realizzazione “tridimensionale”, un cosiddetto “presepe vivente” , è da attribuire alla volontà di San Francesco di Assisi e risale al 1223. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione della Chiesa, nella figura di papa Onorio III, San Francesco volle rievocare la scena della Natività (era tornato da poco da un pellegrinaggio a Betlemme) e scelse il paese di Greccio, in provincia di Terni, come luogo in cui realizzarla.

Questo evento è stato ben descritto da Tommaso da Celano, cronista della vita di San Francesco, e poi dal cardinale Bonaventura da Bagnoregio. Grazie alla sua minuziosa descrizione Giotto realizzerà una delle sue opere più famose, l’affresco “Presepe di Greccio“, che si può ammirare nella Basilica superiore di Assisi.

Il presepe di Greccio: affresco di Giotto che rappresenta il primo presepe, voluto da San Francesco

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Stili e tipologie di presepe

Dal primo presepe realizzato per volontà di San Francesco d’Assisi a Greccio si è avuta una diffusione di questa tradizione prima in Italia, poi in Europa e poi nel resto del mondo.

E’ interessante notare come che, a seconda delle aree di diffusione, il presepe abbia assunto degli stili diversi: abbiamo quindi il presepe napoletano, genovese, abruzzese, marchigiano, siciliano, sardo, trentino, altoatesino e bergamasco solo in Italia, ognuno realizzato con delle tecniche, dei materiali e degli stili precisi.

Sicuramente il presepe napoletano è quello più noto: famosa in tutto il mondo è la cosiddetta via dei presepi di Napoli, in cui si trovano botteghe artigiane in cui trovare sia allestimenti che statuine realizzate dai maestri artigiani napoletani.

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