La Costa dei Cedri: coltivazioni di cedro e un ambiente naturale protetto

La Costa dei Cedri ha circa 80 km di lunghezza e si sviluppa da Tortona a Paola, includendo un totale di 22 comuni calabresi: confina con il piccolo tratto di costa della Basilicata, dove troviamo località marittime come Maratea. Questo tratto di costa è una delle sette zone costiere in cui viene divisa la costa della Calabria.

La coltivazione dei Cedri: il “frutto dell’albero più bello”

Il nome “Riviera dei Cedri” deriva dalla presenza di un gran numero di coltivazioni di Cedro, un agrume le cui origini risalgono all’antichità classica.

Il cedro coltivato in queste zone è la varietà più pregiata, ricercata dai rabbini per il rituale ebraico del Sukkot (Festa delle Capanne o dei Tabernacoli). Il clima mite e temperato di questo tratto di costa della Calabria è ideale per la coltivazione del cedro, nella Bibbia descritto come “il frutto dell’albero più bello”.

Le località e le spiagge della Riviera dei cedri

I comuni che spiccano per la coltivazione del cedro sono Santa Maria del Cedro, Scalea, Diamante, Belvedere Marittimo e Cetraro. La coltivazione dei cedri è tutelata e gestita dal Consorzio Cedro di Calabria, consorzio che raccoglie più di 100 cedricoltori.

La spiaggia di San Nicola Arcella

La parte montana che sta a ridosso della costiera fa parte del Parco Nazionale del Pollino. In questo tratto di costa troviamo anche un parco marino, il “Parco marino regionale Riviera dei Cedri” nato per tutelare la fauna costiera e sommersa.

La piaggia dell’Arcomagno

Nei pressi di San Nicola Arcella troviamo una delle spiagge più suggestive di tutta la Calabria, la spiaggia di Arcomagno raggiungibile tramite un sentiero che attraversa un paesaggio molto selvaggio (consigliate delle scarpe di ginnastica… non in sandali!). Dalla sommità del sentiero si godrà, prima di arrivare in spiaggia, della vista della scogliera e del Golfo di Policastro,  segnato dalla presenza dell’Isola di Dino.

La spiaggia dell’Arcomagno è di sabbia fine, ma quello che colpisce e rende così unica questa spiaggia, chiamata anche spiaggia di Enea, è la piccola laguna, larga circa 25 metri, creata dalla presenza dell’imponente arco naturale, che rende il paesaggio unico nel suo genere.

L’ora migliore per godere della spiaggia è verso il tramonto.

Arco Magno

L’Isola di Dino

L’Isola di Dino è inserita all’interno del territorio del parco. Sull’Isola di Dino, situata a sud di Praia a Mare, troviamo, tutelata, la Primula palinuri.

Grotte come la grotta del Monaco, la Grotta Azzurra, delle Sarde, del Leone e delle Cascate rendono quest’isola un ambiente unico.

L’Isola di Dino con, sullo sfondo, la spiaggia di Praia a Mare. Foto fatta da San Nicola Arcella.
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