Melfi è il terzo comune più popolato della Basilicata, il primo comune per importanza dopo i capoluoghi di provincia di Potenza e Matera.
Un centro storico molto importante sin dall’età Medievale, oggi polo industriale dove sorge lo stabilimento più avanzato del gruppo Fiat in Italia.
Il territorio tra Melfi e Rapolla era abitato sin dal Neolitico, tuttavia non vi sono testimonianze storiche della fondazione della città precedenti al periodo Bizantino dei primi decenni del 1000. Dopo la caduta dell’Impero romano Melfi divenne capitale della Contea di Puglia e Calabria, diversi furono i feudi Normanni sino ai primi anni del ‘500 quando venne governata dai Doria di Genova prima dell’annessione al Regno delle due Sicilie.
Sin dal 1866 il centro ha richiesto più volte l’istituzione di una propria provincia, l’ultima richiesta ufficiale è stata approvata dai consigli comunali di 22 centri dell’area negli anni ’70.
Oggi anche a seguito delle ri-organizzazioni dei distretti nazionali, le richieste avanzate hanno perso il loro valore. L’importanza politica, strategica e commerciale di Melfi nel Medioevo trova testimonianza nei numerosi monumenti che si possono ammirare in città.
Cosa visitare a Melfi
La potenza di Melfi trova inoltre il suo simbolo nel Castello di Melfi, la tipica fortezza medievale costruita nel XI Secolo, edificata in stile Normanno e poi modificato da Angioini e Aragonesi.
Il forte terremoto del 1930 e i bombardamenti tedeschi che colpirono le zone tra Benevento, Melfi e Foggia, hanno colpito duramente il patrimonio artistico e storico della la città che ha conservato tra i importanti edifici religiosi, solo la cattedrale di Santa Maria Assunta del 1076. Melfi sorge tra Basilicata e Puglia e può rappresentare uno dei punti di arrivo di numerosi itinerari alla scoperta delle fortezze medievali e del regno Federiciano.
Di notevole valenza storica è il Museo Archeologico di Melfi.
Tra gli itinerari naturalistici diversi sono i percorsi alla scoperta del Monte Vulture e dei vicini laghi di Monticchio.