Alla scoperta della bici elettrica

La bici a pedalata assistita o e-bike o bici elettrica è una bicicletta che ha il vantaggio di farci faticare molto di meno rispetto a quella tradizionale, chiamata, tecnicamente, bicicletta muscolare.

Si può utilizzare per andare a lavorare e muoversi in città, per viaggiare, per fare escursioni e trekking o per delle lunghe in pianura. È utile perché assiste nel movimento e quindi aiuta moltissimo a gestire la pedalata e lo sforzo fisico.

La bici elettrica: dal triciclo elettrico alla Spacelander di Bowden

Una curiosità “storica”: la prima bici elettrica fu costruita (anche se in realtà era un triciclo) nel 1881, quando il 19 aprile Gustave Trouvè percorse le strade di Parigi con il suo mezzo dotato di motore elettrico. Un vero e proprio precursore!

Trouvè non brevettò la sua invenzione ma lo fece, nel 1895, l’americano Ogden Bolden Jr che brevettò, per primo, una bici a pedalata assistita con il motore posizionato sulla ruota anteriore della sua bici elettrica.  Dopo Bolden numerosi furono gli inventori e ingegneri che migliorarono l’idea iniziale di una bici elettrica, fino ad arrivare alla splendida Spacelander, nel 1946, creata dall’ingegnere britannico Benjamin Bowden.

La SpaceLander, la prima vera bici a pedalata assistita

La Spacelander fu la prima vera ebike: Bowden la dotò di un motore a batteria che poteva ricaricarsi in discesa, in modo da poter garantire una spinta durante le salite o quando occorreva. La bici aveva una estetica all’avanguardia, con una linea estremamente aereodinamica e futuristica.

Con la E-Bike tutti possono pedalare

La bici elettrica ha reso possibile a molte persone che prima non usavano mai la bici la possibilità di muoversi e di fare movimento: spesso la presenza di salite lungo i percorsi (anche da casa al lavoro, ad esempio..) è stato un grosso freno all’utilizzo della bici.

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La realizzazione di nuove piste ciclabili e dello slow-tourism ha facilitato ulteriormente l’utilizzo di questo mezzo di trasporto.

Bici a pedalata assistita: le tipologie

In commercio si trovano biciclette a pedalata assistita di ogni tipo. Da quelle più basic da città, a quelle più performanti da corsa, gravel e-mtb, fino ad arrivare alle e-bike da trekking che sono le più sofisticate. Esistono le bici pieghevoli e cargo bike assistite e anche le e-fat bike che si possono adattare per l’uso sulla o sulla neve.

Più la bicicletta è pensata per un uso sportivo o da sforzo, maggiore sarà il suo costo.

Una MTB elettrica della Nilox 

Possiamo quindi suddividere le bici elettriche nelle seguenti tipologie:

  • Bici elettriche pieghevoli, adatte ;
  • Bici elettriche cittadine, le City Bike, adatte per uso cittadino o per percorrere comode ciclabili;
  • Bici elettriche “fat”, segnate dalla presenza di gomme molto grosse, “grasse”, adatte per sterrati di vario tipo;
  • Mountain bike  elettriche, le classiche MTB dotate però di motore elettrico, in modo da poter pedalare con meno fatica nelle salite, in modo da godersi al 100{892f4b1edb290cef6117b3a617bf082cdbefa0c3621f6f43c6ad01ca409cc2bf} le discese;

La velocità massima che si raggiunge con una e-bike con motore acceso (sempre pedalando) è di 25 km/h. Il motore dei modelli tradizionali ha una potenza di 250 Watt, ma si arriva anche a 300 o 720 Watt.

Una City Bike elettrica della NCM

Il cuore della bici elettrica: il motore elettrico

Le biciclette a pedalata assistita presentano, come le colleghe tradizionali, due pedali, due ruote, un manubrio, due freni, un sellino e l’obbligo di pedalare e di frenare all’occorrenza.

La differenza principale risiede nella presenza di un motorino elettrico che assiste il ciclista secondo le sue necessità. L’assistenza è, infatti, modulabile selezionando il livello desiderato tramite un piccolo computer di bordo.

 

Il motore di una bici elettrica, in questo caso inserito nel telaio della bici. Foto di Oliver Mann da Pixabay

Il motore elettrico è collegato a una batteria (a volte anche due) che si ricarica a casa nella normale presa a 220V.

La batteria della e-bike

Un aspetto importante da considerare è l’autonomia della batteria che viene indicata come chilometraggio, ma è influenzata anche da altri fattori, come il peso del biker, il percorso, i dislivelli e così via. Si oscilla dai 100 km ai 220 km, ma eventualmente si può acquistare una batteria di riserva se si hanno in programma tappe e percorsi molto lunghi.

Generalmente le batterie delle bici elettriche sono o al piombo (le più economiche) e quelle al litio, che garantiscono una durata e una carica migliori.

Generalmente sono presenti, a seconda dei modelli, varie modalità di utilizzo (es: econonomy, sport…) che fanno durare di più o di meno la carica della batteria della vostra bici elettrica.

Nel momento in cui la carica della batteria si esaurirà dovrete pedalare: nei modelli più economici il motore della bici farà una certa “resistenza” , resistenza che vi farà fare più fatica.

Una bici elettrica ad uso “cittadino” con la batteria situata sul porta pacchi posteriore. Foto di sipa da Pixabay

E-bike: provarla con il noleggio

Per scegliere la e-bike più adatta è importante sapere a cosa servirà, che percorsi e avventure si vorranno fare, che budget si ha a disposizione. Le biciclette vanno sempre provate in modo da scegliere quella con cui ci si trova meglio, e i venditori di solito permettono di fare prove e test prima dell’acquisto.

Le bici a pedalata assistita sono abbastanza costose ed è essenziale puntare alla qualità, con aziende affidabili che offrono un buon servizio di assistenza e garanzia.

Noleggiare una bici elettrica è sicuramente una ottima soluzione per provare questo nuovo modo di muoversi, ma attenzione: molti ciclisti (ma anche persone che in bici non ci andavano mai…) , dopo la prova, non hanno saputo resistere e hanno acquistato la loro nuova bici elettrica.

Un noleggio di bici elettriche. Foto di Oli Hale da Pixabay
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